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Il telelavoro? Ottima cura antismog

31 marzo 2011 0 commenti

SMOG_PM_ Il telelavoro  può essere una buona ‘cura’ antismog. A rivelarlo e’ una ricerca presentata oggi nel convegno ‘Telelavoro fra Cultura e Tecnologia’, organizzato da Unindustria, Universita’ di Tor Vergata e Sindacato Romano Dirigenti Aziende Industriali e frutto della collaborazione tra gli organizzatori dell’incontro e gli esperti della Facolta’ di Ingegneria dei Tor Vergata.

 Da un insieme di analisi e simulazioni effettuate dal gruppo di studio dell’ateneo sulla base dei dati del pendolarismo relativi alla Provincia di Roma, emerge che le emissioni di Co2 nella capitale a seguito di un aumento del numero dei telelavoratori ai livelli di Paesi piu’ evoluti da questo punto di vista (e dunque passando dall’attuale 1% su base nazionale al 10% della forza lavoro), si risparmierebbero oltre 3mila tonnellate all’anno di Co2. Proporzionalmente, inoltre, a causa del minor numero di veicoli circolanti si otterrebbe un risparmio di circa 46,5 milioni di euro sui costi degli incidenti stradali corrispondenti a un risparmio annuo del 4,8% del costo sociale totale. Ma i benefici per la collettivita’ secondo la ricerca non finiscono qui. Oltre ad essere collegati al minore impatto dei trasporti sull’ambiente, riguarderebbero infatti anche il traffico (numero di veicoli in circolazione) e i costi sociali complessivi (meno incidenti, meno ospedalizzazioni, meno giorni di malattia).Secondo quanto evidenziato dallo studio, in base all’esperienza delle aziende che gia’ lo praticano, il telelavoro permette di aumentare la produttivita’, di ridurre i fenomeni di astensione (malattia o altro), di ridurre i costi operativi legata alla presenza fisica dei lavoratori in sede e di introdurre misure delle performance orientate ai risultati. Le interviste ai telelavoratori hanno evidenziato, inoltre, che questi beneficiano di una generale soddisfazione derivata dalla possibilita’ di gestire in autonomia il proprio tempo.

 Un sondaggio effettuato nella seconda meta’ del 2010 fra gli iscritti del Sindacato Romano Dirigenti Aziende Industriali, ha mostrato inoltre come l’interesse verso il telelavoro sia ampio.  Tra gli intervistati, l’85% ha dichiarato che nella propria azienda esistono le condizioni per utilizzare il telelavoro a tutti i livelli gerarchici, mentre circa il 24% ha dichiarato di lavorare in aziende che gia’ lo praticano. Il 50% degli intervistati ha denunciato inoltre la poca chiarezza della normativa vigente in materia di telelavoro e la mancanza di esperienza in merito.  Il sondaggio ha dunque confermato la sensazione generale che la mancata adozione del telelavoro sia dovuta prevalentemente ad un problema culturale per cui questo non e’ percepito come una forma di lavoro con pari dignita’ di quello tradizionale. Dallo studio e’ inoltre emerso che ogni dipendente, lavorando da casa per il 50% del tempo, potrebbe risparmiare sul proprio costo relativo alla sua presenza in azienda del 32%.