Home » Redazione Ecquo » Inquinamento »

L’Europa lancia la sua battaglia contro Co2 e caro petrolio. Primo obiettivo dichiarato: nel 2050 solo mezzi ecologici

4 aprile 2011 0 commenti

SmogLa Commissione europea ha appena lanciato la sua battaglia contro la CO2 e il caro petrolio, nel settore dei trasporti. Nel 2050 nei centri urbani dell’Unione europea infatti dovranno circolare solo mezzi ecologici, gli aerei impiegheranno il 40% di carburanti a bassa emissione di gas serra, mentre le navi produrranno il 40% di CO2 in meno. E’ questo lo scenario prospettato dalla strategia sui trasporti ‘verdi’ lanciata dalla Commissione europea, che punta anche a trasferire su rotaia e su via fluviale i viaggi di medio raggio di passeggeri e merci, da 300 km e oltre, effettuati ora su gomma. L’obiettivo finale e’ quello di tagliare il 60% delle emissioni di CO2 del settore entro la meta’ del secolo, per contribuire al target complessivo di riduzione dell’80-95% di emissioni di CO2 rispetto al 1990.

Secondo Bruxelles il settore trasporti per il 96% dei suoi bisogni energetici ancora dipende dal petrolio, una risorsa sempre piu’ soggetta alla volatilita’ del mercato e in continuo rialzo. Ridurre la dipendenza dal greggio avrebbe inoltre i suoi vantaggi anche per l’ambiente. I trasporti infatti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di gas serra dell’Ue: il 12,8% sono generate dall’aviazione, il 13,5% dai marittimi, l’1,8% dalla navigazione interna e il 71,3% da quelli stradali. E solo il traffico stradale costa all’Europa circa l’1% del Pil.

Il piano Ue punta quindi a rendere piu’ attraente il trasporto su ferro per le medie distanze, triplicando anche la rete dell’alta velocita’ entro il 2030.  A questo scopo, arrivera’ un pacchetto di proposte di Bruxelles per il settore ferroviario fra 2011 e 2013. Fondi per le reti transeuropee andranno in particolare a chi si occupera’ ad esempio di prevedere stazioni di rifornimento e ricarica per i nuovi mezzi ecologici, oppure nuove tecnologie per la gestione del traffico. Le tasse sui trasporti andranno poi legate al principio ‘’chi inquina paga’’ e ‘’chi usa paga’’. Ecco allora la proposta di inserire i costi di nuove infrastrutture in tutti i nuovi veicoli, quella di avviare un sistema di pedaggio elettronico, da variare anche a seconda degli orari e del mezzo impiegato. Per facilitare il passaggio delle citta’ all’uso di mezzi puliti, la Commissione europea cerchera’ di legare l’uso dei fondi regionali e di coesione all’adozione di piani per la mobilita’ e ha intenzione di proporre uno schema unico europeo per il ticket di accesso alle citta’.

Settore chiave su cui puntare sara’ quello della ricerca sui veicoli puliti, con una strategia ad hoc prevista quest’anno. Sul fronte dei trasporti aerei invece, l’idea e’ quella di arrivare al ‘’Cielo unico’’ europeo entro il 2020, che dovrebbe ridurre il 10% dei viaggi in aereo. Un altro provvedimento per il settore sara’ quello dell’introduzione di motori piu’ puliti e di carburanti meno inquinanti. La stessa logica viene applicata ai marittimi, dove si parla di nuove imbarcazioni e carburanti piu’ sostenibili.

Nel presentare la sua strategia per il 2050, la Commissione europea ha elencato una serie di dati sui trasporti, dall’occupazione al traffico, fino alle prospettive ‘verdi’ future del settore:

– CIFRE SETTORE: In media, il 13,2% del budget di ciascuna famiglia viene speso nei trasporti. Oltre 750 milioni di persone, un terzo del mercato mondiale, ha usufruito degli aeroporti nel 2009. Gli europei possiedono un terzo delle 750 milioni di auto del mondo e una strategia sostenibile europea potrebbe influire sul mercato delle economie emergenti, che dovrebbe portare a 2,2 miliardi di veicoli circolanti nel 2050.
– OCCUPAZIONE: L’industria impiega direttamente oltre 10 milioni di persone, cioe’ il 4,5% dell’occupazione complessiva, e rappresenta il 4,6% del Pil. La produzione di dotazioni per i trasporti fornisce un ulteriore 1,7% del Pil e 1,5% di posti di lavoro. La flotta navale per le spedizioni europea e’ la piu’ grande al mondo, impiegando in maniera diretta circa 300mila marinai e altri tre milioni di persone in posti di lavoro indiretti. Oltre 80mila navi mercantili attraccano ai porti europei ogni anno. Gli aeroporti e le linee aeree dell’Ue impiegano attualmente 670mila persone, con 3,2 milioni che dipendono in maniera diretta o indiretta dal settore.
– TECNOLOGIE VERDI: Tagliare le emissioni significa investire in tecnologia. Le tecnologie verdi costituiscono un’occasione di competere sul mercato mondiale, che nel 2007 valeva 1.200 miliardi di euro e secondo la Commissione Ue dovrebbe arrivare a 3.100 miliardi di euro nel 2020. Prodotti e servizi legati alla mobilita’ sostenibile rappresenteranno un mercato globale di 300 miliardi di euro nel 2020, rispetto ai 200 miliardi attuali. La nuova generazione di motori dei jet nel 2020 taglieranno le emissioni dell’aviazione del 10-15%, mentre quelli attesi per il 2025-2030 dovrebbero ridurle del 40%.
– TRAFFICO: Il traffico in Europa costa circa l’1% del Pil, ogni anno. A Londra, il 20% dei pendolari impiega oltre due ore nel percorso da e per l’ufficio. In Germania, il 37% dei cittadini perde un’ora di tempo negli spostamenti. A Londra, Colonia, Amsterdam e Bruxelles, gli automobilisti passano oltre 50 ore l’anno negli ingorghi del traffico, mentre a Parigi, Utrecht e Manchester, le ore passate bloccati sulle strade diventano 70 l’anno.
– PERCHE’ SERVONO TRASPORTI ‘VERDI’: Per raggiungere l’obiettivo di un taglio dell’80% di CO2 per il 2050 rispetto al 1990, il consumo di petrolio nel settore trasporti deve scendere di circa il 70% rispetto ai valori attuali, il che implica una rivoluzione nei carburanti e nella maniera di spostarsi.

Nell’Ue, i trasporti dipendono per oltre il 96% dei bisogni energetici da petrolio e prodotti petroliferi. L’Europa importa l’84% del greggio dall’estero e nel 2010 la spesa e’ stata di circa 210 miliardi di euro. Le emissioni di gas serra dei trasporti, inclusi l’aviazione e il settore marittimo, sono aumentate di circa il 34% fra il 1990 e il 2008. Nello stesso periodo, le industrie dell’energia hanno ridotto le loro emissioni del 9%. I trasporti sono responsabili di circa un quarto delle emissioni di gas serra dell’Ue: il 12,8% sono generate dall’aviazione, il 13,5% dai marittimi, l’1,8% dalla navigazione interna e il 71,3% da quelli stradali. Un bus occupa lo spazio di tre auto, ma puo’ trasportare lo stesso numero di persone di 30 auto.