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Fukushima: in mare iodio radioattivo 7,5 MILIONI di volte oltre la norma

5 aprile 2011 0 commenti

nuclearOrmai non c’è fine al peggio, non ci sono limti al disastro di Fukushima. Quantitativi di iodio-131 pari a 7,5 milioni la norma sono stati rilevati nelle acque davanti al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima.

La Tepco, che sta monitorando i dati di radioattività nelle acque marine dinanzi all’impianto, ha rivelato anche la presenza di cesio radioattivo 1,1 milioni di volte sopra il limite legale.

Il punto è: ma possiamo fidarci dei dati della Tepco o non sarebbe meglio che ad effettuare le rilevazioni non fosse un ente indipendente come l’agenzia governativa sulla sicurezza nucleare? La risposta è scontata.


Tra l’altro, la contaminazione da cesio è particolarmente preoccupante. Ma mentre lo iodio-131 ha una emivita relativamente breve (si dimezza in otto giorni), il periodo di dimezzamento del cesio-137 è di 30 anni. I tecnici che lavorano all’impianto stanno cercando di capire quale sia la via attraverso la quale l’acqua radioattiva (che si ritiene provenga dal nucleo del reattore numero 2) arrivi in mare (lunedì è stato aggiunto del colorante bianco per seguire il percorso). Varie zone delle unità 1,2 e 3 di Fukushima sono inondate con acqua molto contaminata, che rende estremamente difficili gli sforzi per tentare di raffreddare i reattori atomici, danneggiati dal terremoto e dal devastante tsunami dell’11 marzo.

Proprio nelle ultime ore la Tepco ha cominciato a riversare 11.500 tonnellate di acqua relativamente contaminata (cento volte oltre il limite), proveniente dai depositi e dai sotterranei delle unità 5 e 6. L’obiettivo è fare spazio in queste zone per immagazzinare l’acqua molto radioattiva (fino a 100mila volte il limite legale) in cui annegano parte delle unità 1 e 2. Si calcola che siano 60mila le tonnellate di acqua che inondano varie zone della centrale, secondo quando ha detto il ministro dell’Industria, Banri Kaieda, insistendo nel sostenere che il rilascio controllato di acqua contaminata in mare non presuppone rischi per la salute. Una volta drenata, l’acqua altamente radioattiva sarà immagazzinata in depositi per i rifiuti nucleare nello stesso impianto, su navi statunitensi e su una piattaforma galleggiante che sarà portata a Fukushima alla fine del mese, scrive l’agenzia Kyodo.

Intanto il ministro per l’Agricoltura e Pesca, Michihiko Kano, ha preannunciato un aumento dei controlli sui prodotti della zona di Fukushima e nelle province limitrofe: le ispezioni saranno rafforzate nella regione di Ibaraki e anche nella costa vicino alla città di Choshi, nella provincia di Chiba, e a est di Tokyo,