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In Francia trovato iodio radioattivo nel latte. Poco, ma c’è. E viene da Fukushima

5 aprile 2011 0 commenti
nuclearL’Agenzia francese per la sicurezza nucleare (IRSN) ha evidenziato la presenza di I-131 non solo nella pioggia  ma anche nel latte: lo iodio 131 e’ stato individuato  in campioni prelevati nell’Essonne, vicino a Parigi (0,09 becquerel per ogni litro) e in Vandea, nell’ovest (0,15 becquerel). E nonostante i valori siano bassi, questa del ritrovamento di iodio ne latte è una pessima notizia.
La pioggia è un processo di dilavamento dell’atmosfera e, quindi, era assai probabile che vi fosse I-131 nelle acque piovane. Meno probabile era l’ewvenienza che lo I-131 potesse essere finito nel latte perchè richiede tutto un processo che va dal pascolo delle mucche su  erba contaminata, all’ingestione da parte delle mucche di erba contaminata, al passaggio dello stomaco delle mucche al latte dello I-131, fino alla mungitura ed alla pastorizzazione del latte.
I livelli sono per ora talmente bassi da non destare preoccupazioni sanitarie. Siccome, però, il campione di latte contaminato è del 25 marzo scorso ed i diversi incidenti più rilevanti ai diversi reattori di Fukushima sono avvenuti tra il 12 ed il 15 marzo scorso, ciò che desta interrogativi non è tanto il rischio sanitario, ma i veloci tempi di trasferimento della radioattività dal Giappone fino al latte francese. Si tratta di tempi che non appaiono non compatibili con le normali velocità delle correnti occidantali troposferiche, ma giustificabili solo con un correnti molto veloci che viaggiano di solito nell’alta troposfera.  Ma per viaggiare ad alta quota, le particelle radioattive devono aver subito una spinta propulsiva iniziale veramente eccezionale, come quella generata da una esplosione con alte temperature di rilascio.
I dati sperimentali lasciano, quindi, presupporre che qualcosa del genere deve essere avvenuto ed indicano che  è necessario fare chiarezza, al di là dei comunicati ufficali, su quali sono state le effettive e diverse sequenze incidentali ai diversi reattori di Fukushima nei giorni immediatamente successivi allo tsunami che ha travolto il Giappone.

Tracce di isotopo radioattivi di cesio 137 e iodio 134 sono state rilevate anche in 17 delle 31 province cinesi. Lo riferisce l’agenzia Xinhua, citando fonti della comitato per il coordinamento delle emergenze nucleari della Cina. In precedenza erano stati registrati “livelli estremamente bassi” di iodio 131, e i livelli di cesio 137 e iodio 134 “sono anche piu’ bassi di quelli dello iodio 131″, riferisce l’agenzia di stampa cinese. Al momento, quindi, queste sostanza radioattive “non rappresentano una minaccia per la salute pubblica ne’ per l’ambiente”. Dicono sempre tutti così…..