Navigli milanesi: Wwf chiede un piano straordinario
“E’ assolutamente urgente un piano serio di manutenzione straordinaria complessiva per i navigli milanesi, per evitare continui interventi parziali che prolungano le asciutte a danno della fauna”.
E’questo l’appello lanciato oggi dal WWF a seguito dell’asciutta in corso nel Naviglio Grande. “Le continue emergenze causate da franamenti delle sponde e le necessità di gestione idraulica hanno portato, in questi ultimi due anni, a riprendere la pratica dell‘asciutta completa, per poter procedere alla manutenzione, pratica dannosissima per i pesci che vivono nel corso d’acqua.
Il WWF chiede quindi a Regione, Provincia, Comune e Consorzio Est Ticino Villoresi che venga predisposto un piano di manutenzione straordinaria che preveda, tra l’altro, interventi specifici per la tutela dell’ittiofauna in caso di interventi di gestione dei navigli. Ad esempio la costituzione di habitat laterali al navilgio come lanche, piccole cave e zone umide, di supporto ai pesci in caso di asciutta, scavare un “alveo di magra” sul fondo del Naviglio stesso, in modo da mantenere zone di rifugio per i pesci nei periodi critici.
Il sistema idrico del Naviglio Grande, che parte in prossimità dell’inizio della porzione sublacuale del Ticino, è caratterizzato da condizioni qualitative elevate ancora non intaccate dagli impatti presenti nella porzione inferiore del fiume, dovuti ad attività agricole, industriali ed a scarichi civili. Le popolazioni ittiche presenti sono costituite principalmente da specie autoctone, tipiche dei corsi d’acqua italiani, quali la savetta, il barbo comune, il pigo, il cobite, il ghiozzo padano e il luccio ma ormai presenti in quantitativi estremamente ridotti nel Ticino e in crisi in gran parte del bacino padano.
In questo ambiente, per effetto di un accordo tra amministratori regionali, provinciali e del Consorzio Villoresi, tra il 2007 ed il 2009, è stata mantenuta una portata fluente estesa all’intero anno e l’ittiofauna del Naviglio Grande e della rete idrica connessa, che ha determinato un notevole incremento qualitativo e quantitativo per la fauna ittica che, attualmente, rappresenta il principale serbatoio ittico del sistema Ticino. E’ quindi ancora più grave il danno arrecato all’ittiofauna in caso di asciutta, come sta avvenendo in questi giorni e come già evidenziato in occasione delle asciutte dei rami laterali verificatesi nell’autunno 2009 e di una consistente porzione del Naviglio Grande (da Abbiategrasso a Milano)”