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Anche Tremonti frena sul nucleare: il mondo rischia di pagare una alta cambiale atomica

9 aprile 2011 0 commenti

tremonti1 “Il mondo rischia di dover scontare un’alta cambiale atomica”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, tornando a parlare dall’Ecofin di Godollo dei costi del nucleare. Non è infatti la prima volta che Tremonti esprime perplesità sui costi “nascosti” del nucleare.

 “Si sta avvicinando la cambiale atomica – ha detto infatti il titolare di Via Venti Settembre – il costo attuale in bolletta è basso, ma il costo generale complessivo è molto più alto. Occorre sapere chi paga, dove e come, e chi rischia: non è materia di contabilità solo nazionale”. A chi gli chiedeva se la sua idea sul debito atomico fosse condivisa all’interno del governo il ministro ha detto che “se ne deve discutere tutti insieme“.

Immediate le reazioni. “Le parole di Tremonti smentiscono il folle piano nuclearista di Berlusconi e confermano, per l’ennesima volta, lo stato confusionale in cui si trova il governo italiano”  afferma il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando. 

Ben più cauto il segretario del Pd, Pieruigi Bersani: “Penso abbiano ancora in testa _ dice – l’idea di far passare la nottata dell’emozione e poi di provare a fare ancora l’allungo”.

Intanto Legambiente coglie la palla al balzo. ”Tremonti è uno straordinario alleato di Legambiente contro il nucleare in Italia quando giustamente sottolinea che l’Italia e’ avvantaggiata perche’ e’ l’unico Paese sviluppato del mondo a non avere il debito nucleare” dice il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza stamani a Genova a bordo del ”Treno Verde”.  ”In questo momento il ministro Tremonti e’ un alleato del tutto inaspettato di Legambiente – ha detto Dezza – quando giustamente sottolinea che l’Italia e’ l’unico Paese avanzato che non deve pagare i costi del decommissioning, se non quelli ad esaurimento delle cinque vecchie centrali”.  ”L’Italia inoltre ha pochissime scorie nucleari e ha un grande vantaggio dal punto di vista economico perche’ non ha finanze pubbliche bloccate sul futuro”.