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Appello al ministro Romani: il solare è una risorsa, non un costo

10 aprile 2011 0 commenti

fotovoltaico1”Il fotovoltaico e’ una risorsa per il paese, non un costo”. A sostenerlo in una nota congiunta sono le associazioni Aper, Assosolare, Asso Energie Future, Grid Parity che chiedono al Governo che il fotovoltaico divenga una precisa scelta strategica per l’autonomia energetica del Paese e che il IV Conto Energia sia ispirato da principi di sviluppo e non di penalizzazione del settore.

 In particolare le associazioni delle rinnovabili chiedono la ”salvaguardia degli investimenti gia’ avviati dalle imprese, con certezza delle tariffe fissate solo sei mesi fa nel III Conto Energia, almeno fino a fine anno”; ”nessun limite alle installazioni, annuale o cumulato, per tipologia o per taglia (quindi niente tetto annuale sui megawatt installati e niente tetto complessivo al 2020)”; ”diminuzione costante delle tariffe sul modello tedesco fino a un taglio che puo’ arrivare a un massimo del 20% nel 2012”; ”per chi comincia a costruire oggi (a meta’ 2011), riduzione degli incentivi non superiore al 10% (piu’ un ulteriore 4% in caso di raggiungimento anticipato della soglia di 9,5 GW)”; ”nel 150° anniversario dell’Italia, sostegno alla fiorente industria nazionale del fotovoltaico e all’occupazione che ha generato negli ultimi anni”.

 Introdurre un limite alle installazioni, sottolineano ancora le associazioni, ”sarebbe un limite allo sviluppo e pregiudicherebbe peraltro lo stesso funzionamento del meccanismo di incentivazione, impedendo i finanziamenti: le banche bloccherebbero tutto il credito, perche’ non potrebbero sapere quali tra le domande presentate andranno a buon fine”.  Una riduzione delle tariffe superiore ai valori sopra indicati, sottolineano le associazioni che operano nel settore delle rinnovabili, ”non sarebbe sostenibile dall’industria, a partire da quella Italiana, come per altro confermato dallo studio ‘Solar Energy Report’ presentato dal Politecnico di Milano lo scorso 7 Aprile , e metterebbe a rischio
oltre 100 mila posti di lavoro dell’unico settore che e’ stato capace di crescere in un momento di crisi”.  Al contrario, aggiungono, ”lo sviluppo organico delle installazioni e l’evoluzione della tariffa consentiranno al fotovoltaico di allinearsi ai costi dei Paesi Europei con rapidita’, contenendo i costi complessivi e garantendo lo sviluppo. Il fotovoltaico e’ un’alternativa concreta e attuale per l’autonomia energetica, per una produzione democratica dell’energia e per ridurne i costi proprio nelle ore diurne, nelle quali essa arriva ai prezzi piu’ elevati”.

 Alla Grid Parity, sottolineano, ”mancano pochi anni, poi il fotovoltaico diventera’ conveniente senza incentivi. Ignorare le richieste presentate in maniera unitaria dalle associazioni del settore fotovoltaico e delle rinnovabili significherebbe stroncare sul nascere il fiorire di un comparto produttivo strategico e capace di offrire nuovi posti di lavoro, occupazione qualificata, rispetto degli impegni assunti in sede europea (impegni che, se non rispettati porterebbero al pagamento di pesanti sanzioni), autonomia e sicurezza energetica al paese”. Un tema, questo, concludono, ”particolarmente d’attualita’ nel momento in cui cresce l’instabilita’ della sponda sud del Mediterraneo e a un mese dal disastro di Fukushima che ha spinto il governo a darsi una pausa di riflessione sul progetto di rilancio nucleare”.