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Clima, a Bangkok persa la speranza di prorogare Kyoto entro il 2012

11 aprile 2011 0 commenti

THAILAND CLIMATE CHANGE PROTESTRiaprono le sessioni di lavoro dei negoziati sui cambiamenti climatici sotto l’ombrello della Convenzione quadro dell’Onu, l’Unfccc (United nations framework convention on climate change). A Bangkok, in Thailandia, si sono incontrati i gruppi due di lavoro, quello che sta studiando il testo del trattato per un accordo a lungo termine  e quello che si occupa delle modifiche, post-2012, per estendere la validita’ del protocollo di Kyoto fino al 2020.

Dopo le decisioni prese nell’ultimo vertice di Cancun, ci si trova infatti, come ribadito dal Segretario esecutivo dell’Unfccc ‘’fuori tempo massimo per sperare che alla scadenza del protocollo di Kyoto entri in funzione una seconda fase di impegni legalmente vincolanti’’.

Questo perche’ anche se nella Conferenza delle parti in programma a Durban, in Sud Africa, si decidessero tutti gli impegni insieme con la struttura del nuovo trattato non ci sarebbe sufficiente tempo per arrivare alle ratifiche entro ottobre 2012 da parte dei singoli stati, cosi’ come viene richiesto dalle Nazioni Unite, affinche’ possa entrare in vigore per il primo gennaio 2013.

E così, le ipotesi allo studio sono due: da un lato prepararsi a gestire un vuoto normativo tra la fine del protocollo di Kyoto e l’inizio del nuovo trattato, dall’alltro cercare di trovare una soluzione normativa che introduca una deroga all’interno dei procedimenti delle Nazioni Unite. L’obiettivo delle riunioni intermedie e’ giungere alla Conferenza mondiale sul clima di Durban con un accordo condiviso sostenuto dal maggior numero possibile di nazioni.