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Fukushima, nuove scosse. E il governo pensa di alzare la gravità dell’incidente

11 aprile 2011 0 commenti

fukushima2Sono le ore 6.35 del mattino in Giappone, gli ultimi scampoli domenicali in Italia, quando una scossa di magnitudo 5.1 saluta la spedizione degli italiani residenti a Tokyo diretta a Rikutentakata (prefettura Iwate) per assistere le popolazioni colpite dal sisma/tsnumani dell’11 marzo.

E’ il segnale, avvertito a 90 km dalla citta’ di Fukushima a una stazione di servizio dell’autostrada del Tohoku, che la giornata, a un mese esatto dalla tragedia, riservera’ sorprese.

Come quella secondo cui il governo nipponico valuta l’ipotesi di rialzare la valutazione della crisi nucleare dall’ attuale livello 5 al 7, lo stesso di Cernobyl che e’ il piu’ grave finora mai registrato. O quella dell’ampliamento della zona da evacuare intorno all’impianto nucleare: il capo di gabinetto, Yukio Edano, cita in conferenza il villaggio di Iitate, a 40 km dalla centrale, parte della citta’ di Kawamata e altre zone, tra quelle che ”potrebbero accumulare 20 millisievert di radioattivita’ o piu in un anno. Non c’e’ bisogno di evacuare immediatamente”, spiega e precisa anche che sarebbe auspicabile procedere con l’attuazione della misura nel giro di un mese.

Nel pomeriggio, alle ore 17.16 (le 10.16 in Italia) e sempre a conferma dell’attivita’ tellurica ancora piena, si registra una scossa di magnitudo 7.0 (poi abbassata a 6.6) con epicentro a Iwaki, prefettura di Fukushima, a 81 km dalla disastrata centrale nucleare, della quale ha tagliato momentaneamente l’alimentazione elettrica ai reattori 1, 2 e 3, provocando l’allontanamento immediato del personale della Tepco al lavoro per domare la radioattivita’. L’allarme tsunami scatta per un tratto di costa fra le prefetture di Fukushima e di Miyagi, ma e’ revocato dopo poco. ”L’iniezione di acqua per raffreddare i reattori 1, 2 e 3 s’e’ fermata quando l’alimentazione elettrica s’e’ interrotta” per il sisma, comunica un portavoce della Tepco, assicurando che non ci sono conseguenze negative per l’impianto. La corrente e’ ripristinata in breve tempo e riprende il pompaggio dell’acqua. Il terremoto, d’assestamento rispetto a quello dell’11 marzo, e’ seguito da circa altre 30 scosse concentrate nella zona di Hamadori, prefettura di Fukushima, tra cui due di intensita’ 5, su 7 della scala nipponica. Il top manager della Tepco Masataka Shimizu, dopo un ricovero in ospedale per ipertensione e stress, si reca al palazzo della prefettura di Fukushima per scusarsi su quanto sta accadendo, ma il governatore Yuhei Sato si rifiuta di riceverlo.

Resta il ricordo del Giappone che si ferma per un minuto alle 14.46 (7.46 in Italia) per ricordare l’ora esatta in cui parti’ la grande scossa, seguita dal disastroso tsunami. Il primo ministro, Naoto Kan, infine, invia a vari quotidiani del mondo (International Herald Tribune, Ft, Wsj, al Chosen Nippo, al cinese Jimin Nippo e al russo Kommersant e al francese Le Figaro) un messaggio di gratitudine per la solidarieta’ mostrata verso il Giappone: ”In un momento disperato, gente di tutto il mondo s’e’ stretta a noi, ispirandoci speranza e coraggio”.