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Assocostieri lancia l’allarme: in Italia l’industria dei biocarburanti è in forte difficoltà

14 aprile 2011 0 commenti

biocarburantiL’industria dei biocarburanti e’ in forte difficoltà. “Il mercato italiano e’ fermo da un punto di vista di produzione, ci sono impianti fermi” e c’e’ “il rischio cassa integrazione per gli addetti del settore”. L’allarme lo lancia Pier Giuseppe Polla, vicepresidente Assocostieri-Unione produttori biocarburanti (aderente a Confindustria e a Confindustria Energia), in occasione dell’incontro ‘Industria dei biocarburanti… Quali prospettive per il futuro’, oggi a Roma.

Negli ultimi tre anni, denuncia Polla, a fronte di “un mercato stabile” e’ aumentata la quota delle importazioni di biocarburanti dai Paesi extraeuropei, “passata dal 20% del 2008 al 51% del 2010” e c’e’ quindi l’esigenza di invertire il trend e rilanciare il settore. Polla chiede quindi di “creare una stabilita’ a lungo termine di cui le imprese hanno bisogno per effettuare investimenti nel settore delle energie rinnovabili e ridurre la dipendenza dai combustibili tossici”. Allo stesso tempo, aggiunge, “occorrera’ salvaguardare gli investimenti gia’ programmati”. Questo perche’, sottolinea il vicepresidente di Assocostieri, “negli anni a venire i biocarburanti saranno l’unica alternativa ai combustibili fossili utilizzati per i trasporti”, un settore che “causa oltre il 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione europea”.

Da Cesare Cursi, presidente della commissione Industria del Senato, arriva l’impegno delle istituzioni per il rilancio del settore. “La commissione Industria con mozione ha richiesto al governo di prestare particolarmente attenzione ai biocarburanti”. L’Italia, lamenta il senatore, “e’ in forte ritardo nella lotta all’inquinamento causata dai trasporti, e ha disatteso gli obbiettivi indicati dalla Commissione europea per il periodo 2005-2010”. Bisogna quindi darsi da fare sia per rispettare i diktat dell’Ue in quanto “i biocarburanti entrano negli obblighi comunitari”, e poi perche’, sottolinea Cursi, i biocarburanti “sono l’unica alternativa ai combustibili fossili nel settore trasporti”.