Home » Redazione Ecquo » energia »

Hera, il bilancio sostenibilità 2010 è positivo: oltre 1 miliardo e 600 milioni sul territorio

18 aprile 2011 0 commenti

biomasseOltre 1 miliardo e 600 milioni di ricaduta economica sul territorio servito, pari al piu’ 1,5% rispetto al 2009. E’ questo il primo dato che emerge dal Bilancio di sostenibilita’ 2010 del gruppo Hera, la multiutiliy dell’energia e dei rifiuti che opera a Bologna e in Emilia Romagna. Sul totale, oltre 800 milioni vengono distribuiti ai principali interlocutori della societa’ (azionisti, lavoratori, pubblica amministrazione, comunita’ locale e azienda) di cui il 10% ai soci pubblici e privati a titolo di utili, metre il 15% e’ andato in imposte, tasse e canoni agli enti del territorio.

I restanti 848 milioni (che rappresentano il 64% del valore economico del totale delle forniture) sono invece andati alle aziende fornitrici di Hera operanti nel territorio di riferimento. Per quanto riguarda i 48 Comuni serviti nella provincia di Bologna, Hera ha complessivamente distribuito un valore aggiunto pari a circa 139 milioni. Considerando inoltre il valore economico delle forniture da aziende del territorio, la ricchezza complessivamente distribuita e’ stata pari a circa 223 milioni. Di questi, circa 23 milioni sono stati distribuiti ai soci pubblici e privati residenti nel territorio a titolo di utili.

In tutto, sono 55 gli impianti gestiti dal Gruppo per la produzione di energia pulita: fotovoltaico, biogas, interventi nel campo delle biomasse, dell’idroelettrico e della geotermia, cogenerazione e turboespansori. A questi si aggiungono i 7 impianti per la valorizzazione energetica dei rifiuti. L’obiettivo per il 2011 e’ di incrementare la produzione del 40%. Infine, nel 2010 sono state assunte 172 persone, superando il 96% di lavoratori a tempo indeterminato. “Nella strategia di Hera – ha commentato l’ad Maurizio Chiarini – la creazione di valore economico per gli azionisti e’ connessa al progresso economico e sociale del territorio in cui Hera opera”. In altre parole, ha aggiunto, e’ “orientata a creare valore condiviso ovvero a rafforzare la competitivita’ dell’impresa e, nello stesso tempo, a migliorare le condizioni economiche e sociali della comunita’ in cui operiamo”.