Energia sostenibile, assegnati gli Eni awards
Sei premi per i migliori ricercatori e scienziati distintisi per le iniziative in campo di tutela ambiente ed energia sostenibili: sono quelli assegnati da Eni nella quinta edizione di ‘Eni Award’, il premio per la ricerca nei campi dell’energia e dell’ambiente..
Nella categoria ‘Nuove frontiere degli idrocarburi’ premio ex aequo a Gabor A. Somorjai, professore di chimica all’universita’ di California Berkeley e a Martin Landro, Professore di geofisica applicata presso la Norwegian university of science and technology (Ntnu) di Trondheim. Il primo e’ stato premiato per le sue ricerche di carattere fondamentale sulla catalisi omogenea ed eterogenea e in particolare per la messa punto di nuovi catalizzatori utilizzati nei processi di cracking petrolifero, tecnologia chiave per garantire la resa e la qualita’ dei carburanti. Il secondo, spiega Eni, ha ricevuto il premio per lo sviluppo e l’applicazione dell’analisi sismica 4D, una tecnica che consente di determinare le modifiche cui sono soggetti nel tempo i giacimenti di petrolio e gas e quindi di gestirne lo sviluppo produttivo in modo da incrementare significativamente il fattore di recupero degli idrocarburi. Con il suo lavoro Martin Landro ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di numerosi progetti condotti in aree produttive del Mare del Nord.
Nella sezione ‘Energie rinnovabili e non convenzionali’ premio ‘Eni award’ a Gregory Stephanopoulos, professore di Ingegneria chimica e biotecnologia presso il Massachusetts institute of technology (Mit) per “le sue ricerche pionieristiche nel settore emergente dell’ingegneria metabolica volte a modificare la struttura genica di particolari batteri allo scopo di renderli piu’ efficienti nella trasformazione di materie prime rinnovabili in idrocarburi”. E’ questa una tematica di ricerca di grande interesse in quanto “orientata alla produzione di biocarburanti di seconda generazione, non in competizione con il settore alimentare”. A Jean-Marie Tarascon, professore e direttore dell’Istituto di chimica dell’universite’ de Picardie Jules Verne, il premio per la sezione ‘Protezione dell’ambiente’ per le attivita’ svolte nel settore delle batterie elettriche a ioni di litio, attraverso dispositivi piu’ sicuri, a basso costo e a ridotto impatto ambientale, che fruiscono di nuovi tipi di elettrodi, opportunamente progettati, basati anche su materiali organici. La disponibilita’ di batterie di alte prestazioni e di costo contenuto rappresenta un fattore determinante per una larga diffusione dei veicoli elettrici nel sistema della mobilita’, con importanti benefici di carattere ambientale.
Da ultimo, continua Eni, i due ‘Eni award’ ‘Debutto nella ricerca’, riservati a ricercatori under 30, sono stati assegnati a Simone Gamba, dipartimento di Chimica ‘G.Natta’ del Politecnico di Milano, e a Fabrizio Frontalini, ricercatore dell’universita’ di Urbino. Gamba ha sviluppato durante il suo dottorato di ricerca un’interessante ricerca sull’interpretazione e modellazione del processo di hydrocracking degli idrocarburi, mentre Frontalini ha contribuito alla ricerca sulla specie marina benthic foraminifera come bio-indicatore di tracce di contaminanti in ambiente marino. Lo studio e’ stato inoltre applicato ad ambienti lagunari contaminati da rifiuti industriali contenenti metalli come microelementi. La Commissione scientifica di Eni Award e’ composta da 24 membri tra cui i due Premi Nobel Harold Kroto e Robert Richardson, rettori di universita’ e ricercatori e scienziati espressione dei piu’ importanti centri di studio e ricerca a livello mondiale. Gli Eni Award saranno consegnati l’8 giugno al Quirinale alla presenza del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, contestualmente ai riconoscimenti all’Innovazione Eni conferiti a tre team di ricerca interni che si sono particolarmente distinti per il livello di innovazione e di rilevanza per il business dei risultati ottenuti.