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No all’atomo e avanti con le rinnovabili: in piazza a Roma. E il Wwf bacchetta Confindustria: “Ambigua”

20 aprile 2011 0 commenti

solareLa linea seguita da Confindustria sugli incentivi e’ “ambigua e rischia di provocare un conflitto tra le parti sociali dei vari comparti”. Lo dichiara Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed energia del Wwf Italia, a seguito dell’annuncio di alcune imprese di voler uscire dall’associazione degli industriali perche’ non ha saputo tutelare nelle sedi appropriate gli interessi delle aziende del settore.
Per queste ragioni il Wwf ha aderito, “per la prima volta nella sua storia”, allo sciopero sindacale dei lavoratori del comparto delle rinnovabili, promosso da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, e al sit-in davanti a Montecitorio promosso da Sos Rinnovabili.

Secondo il Wwf “la bozza Romani non supera i timori avanzati dal Commissario europeo per l’energia, Guenther Oettinger, al Governo italiano, sulle modifiche per gli incentivi al fotovoltaico”. Midulla spiega che “il decreto fisserebbe un tetto massimo legato all’obiettivo, quando oggi come oggi ogni risultato superiore alle attese sulle rinnovabili andrebbe auspicato e promosso”. Inoltre “non verrebbero garantiti gli investimenti pregressi- conclude- occorre decarbonizzare l’economia e la produzione energetica investendo sulle vere soluzioni, il risparmio, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili”.

ROMA, ‘SOS RINNOVABILI’ DENUNCIA: “IL GOVERNO STA MOLLANDO LA PRESA”

Il nucleare e’ “apparentemente chiuso” ma, con il IV Conto energia presentato oggi alle Regioni, il governo “chiude realmente le rinnovabili”. Lo denuncia ‘Sos Rinnovabili’, l’associazione nata sul web che raccoglie imprenditori e lavoratori del settore come semplici cittadini, che ha oggi lanciato il Solar day, un’intera giornata di protesta e informazione cominciata con la manifestazione dei sindacati di fronte al ministero dello Sviluppo economico e proseguita con il sit-in convocato a Montecitorio. ‘Più fotovoltaico meno bunga bunga, uguale piu’ lavoro’, recita uno striscione, con i manifestanti che indossano pettorine bianche e sventolano cd a mo di pannelli fotovoltaici. ‘Centocinquantamila famiglie senza lavoro: grazie ministro Romani’, denuncia un altro striscione, mentre i volantini che raffigurano il ministro dell’Economia e Finanze Giulio Tremonti come un James Bond riporta la sua proposta: ‘Tremonti punta sulle rinnovabili’ quindi ‘finanziamole con gli Eurobond’. Obiettivo di ‘Sos Rinnovabili’: “annullare il decreto Romani, smetterla di procedere alla cieca con iniziative estemporanee che rispondono alla sola logica di premiare gli oligopolisti dell’energia e avviare un serio processo di verifica che porti a un piano energetico nazionale, proprio a partire dalla rinuncia (annunciata) all’opzione nucleare”.

L’aumento dell’obiettivo di produzione da fotovoltaico “e’ solo uno specchietto per le allodole. La bozza di decreto che il ministero dello Sviluppo economico ha partorito dopo un mese e mezzo di pseudo-consultazioni ha tutto quello che serve per farla finita con il fotovoltaico- denuncia l’associazione- tetti alla potenza da incentivare, incentivi che tra sei mesi sono piu’ bassi di quelli della Germania, dove per allacciare un impianto serve un mese di attesa e non un minimo di due/tre anni come da noi. Ma soprattutto, a colpire chi si occupa di rinnovabili, c’e’ il messaggio di fondo forte e chiaro che il governo ha voluto mandare con il decreto del 3 marzo e di nuovo con questa bozza: fermate la crescita, spegnete il sole”.

‘Sos Rinnovabili’ ha lanciato una moratoria alle norme contro le rinnovabili, chiedendo al governo “di non buttarsi in una scelta estemporanea e raffazzonata, ma di avviare un vero e proprio piano per l’energia che attribuisca alle rinnovabili il posto che l’Europa e soprattutto le scelte degli italiani gli hanno assegnato”. L’appello per la moratoria e’ stato firmato a oggi da 55.000 cittadini: tra questi 102 amministratori locali tra cui i sindaci di Salerno, Grosseto.

Ravenna, Frosinone e Piombino “La manifestazione unitaria dei sindacati stamattina è stata un’iniziativa importante per riaprire i giochi. La proposta del Solar Day e’ comune, e oggi e’ indirizzata specialmente alla Conferenza delle Regioni: fermate il IV Conto energia”. A spiegare in piazza i motivi del no alla bozza che il ministro Romani ha fatto pervenire solo oggi ai governatori, ci sono anche i docenti dell’Universita’ della Sapienza che hanno condotto uno street seminar sulle rinnovabili e sui motivi di opposizione alla bozza Romani.