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No al nucleare, ora rischia il referendum sull’acqua. Vendola: “Sarebbe un furto di democrazia”

22 aprile 2011 0 commenti

AcquaDopo il referendum sul nucleare, probabilmente sterilizzato dalle modifiche al dl omnibus approvato dal senato e passato alla Camera con lo stop del Governo al piano di realizzazione delle nuove centrali in Italia, ora è a rischio anche il referendum sull’acqua. “Anche su questo tema, come per il nucleare – ha annunciato il ministro per lo Sviluppo Paolo Romani -, il referendum divide in due. E ho l’impressione che anche su questo sarebbe meglio fare un approfondimento legislativo. E’ un tema di grande rilevanza”.

Contro la possibilità di una nuova legge del Governo ‘in zona Cesarini’ che consenta di evitare il referendum sulla cosidetta ‘legge Ronchi’, riducendo quindi la tornata referendaria del prossimo giugno al solo sì o no all’abrogazione della legge sul legittimo impedimento processuale, sono insorti promotori e ambientalisti, denunciando come “sia sempre più evidente che al Governo interessa solo fare di tutto per non far esprimere i cittadini suio temi che più stanno loro al cuore, riducendo con ogni mezzo al minimo la possibilità che si raggiunga il quorum sul questito sulla giustizia che è invece il solo che a loro interessa”.

“I referendum sull’acqua .- ha sottolineato il ‘comitato due sì oper l’acqua pubblica’- hanno ottenuto le firme di un milione e quattrocentomila cittadini. Una straordinaria mobilitazione chechiede l’uscita dell’acqua dal mercato e dei profitti dall’acqua- Mentre tentano scippo del referendum sul nucleare, ora governo e poteri forti di questo Paese vogliono provare a fare lo stesso con i due referendum sull’acqua. Non ci provino: giù le mani dai referendum”. “E’ in atto – ha fatto eco il leader dei Verdi Angelo Bonelli- un gravissimo esproprio di democrazia e dei diritti che la Costituzione assegna ai cittadini attraverso lo strumento del referendum. Il governo sta rubando agli italiani il diritto di esprimersi direttamente su due questioni – acqua pubblica e nucleare – vitali per il futuro del Paese. Mai nella storia della Repubblica è accaduto che si approvassero strumentalmente e in modo truffaldino provvedimenti che hanno come unico scopo quello di far saltare i referendum. Acqua e nucleare hanno un valore di oltre 100 miliardi di euro che le grandi multinazionali dell’energia e dell’acqua intendono spartirsi prelevandoli dalle tasche dei cittadini”.

ALTRE REAZIONI. VENDOLA: “UN FURTO DI DEMOCRAZIA”

“Dopo il tentativo di scippare il referendum sul nucleare ora il governo sotto la spinta delle lobby affaristiche tenta di mettere mano anche al referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Siamo di fronte ad un vero e proprio furto di democrazia”. E’ quanto affermano Nichi Vendola e Paolo Cento, presidente e responsabile campagne referendarie di Sinistra Ecologia Liberta’. “Un furto- proseguono i due esponenti di Sel- che ha l’obiettivo di evitare il pronunciamento popolare sul futuro energetico e delle risorse idriche del nostro Paese”. Percio’ “non consentiremo che questo nuovo tentativo di scippare i referendum possa andare in porto cancellando la volonta’ di un milione e mezzo di cittadini che avevano sottoscritto i quesiti per l’acqua bene comune”.

“La paura di perdere consensi elettorali unita alla certezza che il quorum sul referendum sarebbe stato raggiunto, sono le vere ragioni che hanno fatto rimangiare al governo la scelta nucleare”. Lo ha detto in una nota Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd. “Una mossa – ha aggiunto – per fare marcia indietro cercando di salvare la faccia. Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Le ragioni che stanno dietro ad una scelta vecchia, insicura, impopolare e antieconomica per l`Italia sono forti e sono sostenute da potenti interessi. Vigileremo perché questo dietrofront non sia l`ennesimo trucco che il Governo riserva agli italiani”. “Ora – ha concluso Realacci – a maggior ragione è il momento di investire sulla ricerca, sul risparmio e sull`efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili. Tutti campi in cui l`Italia può dare molto e che possono rappresentare il vero futuro per il nostro paese”.

Il tentativo del governo di tappare la bocca ai cittadini e’ disgustoso, pericoloso e indegno, un vero colpo di stato”. Lo ha detto il capogruppo dell’Italia dei Valori, Felice Belisario.  “Dopo aver presentato un emendamento al decreto omnibus per cancellare il referendum sul nucleare ora il ministro Romani sta preparando un altro imbroglio: una leggina ad hoc per neutralizzare anche il referendum per l’acqua pubblica. Un tentativo per impedire all’ultimo referendum che resterebbe in piedi, quello sul legittimo impedimento, l’unico che interessa davvero a Silvio Berlusconi, di non raggiungere il quorum. Faremo di tutto perche’ i cittadini possano votare tre “si’”,ma siamo convinti – prosegue Belisario – che anche con una sola scheda nell’urna il quorum sara’ raggiunto perche’ troppo importante e’ la posta in palio. Il tentativo di intervenire per via legislativa e’ l’ennesima presa in giro degli elettori. Non avremmo nulla da dire se gli interventi andassero davvero nello spirito delle richieste referendarie, se cioe’ le leggine davvero vietassero per sempre il nucleare e la privatizzazione della gestione dell’acqua pubblica. Invece quello del governo e’ solo un espediente tecnico per impedire ai cittadini, di cui evidentemente non si fida, di esprimersi. Insomma, ancora un inganno, ancora una legge ad personam, ancora un tentativo eversivo in piena regola sul quale l’Idv, e spero anche il resto dell’opposizione, invitera’ a una mobilitazione generale perche’ questo governo di imbroglioni e di piduisti venga neutralizzato prima che sia troppo tardi”.