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Aeroporto di Firenze: i sindaci di Sesto, Campi, Calenzano e Signa contro la nuova pista

23 aprile 2011 0 commenti

peretolaUna pista dell’aeroporto parallela all’autostrada A11 cancellerebbe per sempre il parco della Piana. “E’ quanto abbiamo dimostrato stamani” affermano in una nota i sindaci di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa, che hanno effettuato un sopralluogo  con una delegazione di consiglieri regionali e amministratori provinciali e comunali dell’area fiorentina e pratese. La visita e’ cominciata dalla collina della discarica di Case Passerini, ”da dove e’ ben visibile quell’ampia porzione di parco tra Firenze e Prato che sarebbe sacrificata dalla pista parallela dell’aeroporto Vespucci ipotizzata dalla variante al Pit”.

”Basta uno sguardo da questa collina – ha spiegato Gianni Gianassi, primo cittadino di Sesto – per rendersi conto del fatto che pista e parco sono incompatibili. Innanzitutto dovrebbe essere completamente ricostruito il reticolo idrografico della Piana deviando il corso del Fosso Reale. Si tratta di un’opera ciclopica, che richiederebbe anche d’innalzare di 7 metri un tratto dell’autostrada e cancellerebbe d’un sol colpo l’oasi di Focognano gestita dal Wwf e il parco della Querciola gestito da Legambiente”.

L’area della discarica (che sorge sul territorio sestese come il futuro termovalorizzatore che nascera’ poco lontano) e’ stata scelta anche ”perche’ fortemente simbolica, essendo stati qui smaltiti negli anni oltre due milioni di metri cubi di rifiuti” provenienti da Firenze e dall’intera area fiorentina. ”Qui – ha aggiunto Gianassi – sono state censite tredicimila aziende e c’e’ anche un grande Polo universitario che non e’ stato ancora messo in sicurezza. Stupisce che i soci pubblici dell’aeroporto non abbiano ancora preteso un piano industriale per realizzare opere cosi’ complesse e impattanti”.

La visita degli amministratori e’ proseguita poi nell’area naturale protetta della Querciola. Anche amministratori della Provincia di Prato e dei Comuni dell’area pratese, fra i partecipanti al sop0ralluogo, hanno ribadito le loro preoccupazioni nei confronti delle ipotesi di sviluppo dell’aeroporto Vespucci previste dalla variante al Pit.