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Conto alla rovescia per far saltare i referendum su acqua e nucleare

23 aprile 2011 0 commenti

acquapubblicaRiuscirà il governo a far saltare i referendum su nucleare e acqua? Nulla è scontato, ma il tentativo sarà portato avanti con determinazione, quasi certamente per entrambi. Iniziera’ infatti dopo Pasqua alla Camera l’esame del decreto legge omnibus che contiene la rinuncia del governo al programma nucleare in base al quale verrebbe vanificato il referendum sul ritono all’atomo e gia’ in programma per la meta’ di giugno.

E il governo potrebbe scegliere di servirsi di questo stesso decreto, modificandolo a Montecitorio, per far saltare un altro referendum, quello sull’acqua. I tempi, tuttavia, sono stretti: perche’ la Cassazione possa decidere di non far tenere uno o due referendum e’ necessario che le norme a cui essi si riferiscono siano state nel frattempo gia’ abrogate con una legge. Il che vuol dire che finche’ la legge di conversione del decreto non sara’ approvata dai due rami del Parlamento, promulgata dal presidente della Repubblica e pubblicata nella Gazzetta ufficiale, non sara’ possibile per gli ”Ermellini” tenerne conto.

Approvato a Palazzo Madama lo scorso 20 aprile, il decreto omnibus scade il 30 maggio, ed e’ stato gia’ trasmesso alla Camera dalla presidenza del Senato. Tuttavia, siccome da allora non non si sono tenute sedute dell’Assemblea di Montecitorio, il testo non e’ stato ancora assegnato alle commissioni di merito competenti. Questo atto essenziale per incardinare il provvedimento non potra’ avvenire che dopo Pasqua, mercoledi’, quando alla Camera e’ in calendario la prima seduta dell’Aula. A quel punto, ci sara’ piu’ o meno un mese per esaminare il decreto, che non e’ stato ancora inserito nel calendario dei lavori dell’Assemblea: non e’ tantissimo, considerato che per l’esame dei decreti alla Camera i tempi non sono contingentati.

Di conseguenza l’opposizione, per far decadere il contestato testo, ha i margini per praticare l’ostruzionismo: non solo su di esso, perche’ puo’ far anche perdere tempo sugli altri due decreti che la conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha gia’ inserito nell’ordine del giorno: quello sulle assemblee societarie (il cosiddetto decreto Parmalat) e quello per gli assegni una tantum alle forze dell’ordine. Entrambi i decreti scadono nella terza decade di maggio, comunque prima del testo omnibus, e vanno ancora inviati al Senato. Se il decreto omnibus dovesse essere modificato a Montecitorio, al Senato la maggioranza ritiene comunque di disporre del tempo per la terza lettura. ”Bisognerebbe intervenire solo sulle modifiche della Camera. Per quanto possa esserci fibrillazione se arriva la norma sull’acqua, basterebbe lavorare un giorno e mezzo in commissione e un giorno e mezzo in aula”, sostiene Franco Tancredi, relatore del provvedimento a Palazzo Madama.

DI PIETRO: INTERVENGA NAPOLITANO

”Quella di Berlusconi e’ una furbata. Anzi e’ peggio di una furbata, e’ una truffa”. Cosi’ Antonio Di Pietro in un’intervista pubblicata oggi dal ‘Fatto Quotidiano’. Il leader dell’Italia dei Valori considera ”anticostituzionali” i provvedimenti del governo Berlusconi per disinnescare i referendum di giugno: ”Sono solo dei trucchi per impedire l’unico referendum di cui gli importa: quello sul legittimo impedimento. Ma il governo non rinuncia ne’ al nucleare ne’ all’acqua. E allora l’unico modo per non farsi infinocchiare e’ andare a votare, il 12 e 13 giugno”. ”Il primo che deve intervenire adesso -aggiunge Di Pietro- e’ il Presidente della Repubblica. E’ lui che deve garantire il diritto dei cittadini a potersi esprimere. Il governo, nella speranza di impedire che i cittadini andassero a votare, ha letteralmente fotocopiato il nostro quesito, traducendolo in sei commi di un disegno di legge. Peccato che abbia aggiunto due commi truffaldini che dicono esattamente il contrario. Tra cui il piu’ importante, anzi il piu’ grave, quello che dice: la materia energetica sara’ affidata all’agenzia per il nucleare”. ”Abbiamo gia’ presentato un ricorso alla Cassazione -prosegue il leader dell’Idv-. Ma abbiamo intenzione di impostare la campagna elettorale come se il quesito fosse ancora in vigore. Se scattera’ il quorum il dato ineludibile sara’ che il governo viene bocciato dagli elettori malgrado il suo tentativo di fuga”.

BONELLI (VERDI): CONTINUARE LA MOBILITAZIONE

“Invitiamo tutti a continuare la campagna referendaria con ancora maggior impegno e vigore. Quello che sta facendo il governo su acqua e nucleare e’ gravissimo: si tratta di un esproprio di democrazia e di un attacco all’unico strumento che i cittadini hanno per far sentire la propria voce: il referendum” attacca il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli. “Per quanto riguarda il referendum sul nucleare i tempi sono strettissimi: dopo il Senato adesso l’emendamento al decreto omnibus va approvato alla Camera: cio’ significa che la Corte di cassazione non potra’ pronunciarsi prima della fine di maggio. Per quanto riguarda l’acqua l’Authority proposta da Saglia non incide sui due quesiti referendari”, aggiunge Bonelli. “Intanto, pero’, il governo ha gia’ raggiunto il suo scopo: quello di sabotare la campagna referendaria creando l’incertezza. Gli italiani non sapranno se si votera’ o meno per i referendum del 12 e del 13 di giugno prima dei primi giorni di giugno -conclude Bonelli- Per questa ragione noi Verdi invitiamo tutti a continuare con maggior forza e determinazione la campagna referendaria per impedire che il trucco da bari dell’esecutivo abbia successo”.