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Gas flaring: ogni anno sprecato il 5% del consumo mondiale

30 aprile 2011 0 commenti

gas flaringOgni anno nel mondo, durante l’estrazione del greggio, vengono sprecati 150 miliardi di metri cubi di gas naturale, quantita’ corrispondente al 5% della produzione mondiale di gas.

Questi alcuni dei numeri dello studio ‘Flare gas reduction: recent global trends and policy considerations’, di General electric, sullo spreco di gas naturale nel mondo, che ha un impatto devastante sull’ambiente. Il gas proviene dai giacimenti petroliferi e fuoriesce insieme al petrolio ma, non essendo conveniente recuperarlo, viene regolarmente bruciato a cielo aperto (gas-flaring).

Si tratta di numeri impressionanti se si considera che il gas bruciato senza produrre calore o elettricita’ corrisponde al 30% del fabbisogno annuo di gas dell’Unione Europea e al 23% di quello degli Usa, con un’ulteriore conseguenza negativa sull’ambiente causata dalla produzione di 400 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno, pari a quanto viene prodotto da 77 milioni di auto. Secondo il rapporto di Ge, le tecnologie gia’ a disposizione permetterebbero di trovare rimedi a questo spreco: tra le soluzioni, catturare il gas e riutilizzarlo per produrre energia, oppure re-iniettarlo nel sottosuolo per incrementare l’estrazione di petrolio. Ge ha calcolato che utilizzando il gas naturale di scarto per produrre elettricita’ sicura e accessibile, ogni anno potrebbero essere recuperati circa 20 miliardi di dollari di introiti, con evidenti vantaggi per le economie dei Paesi produttori.

Lo studio analizza anche l’entita’ dello spreco per ogni regione del mondo: la pratica del “gas flaring” e’ diffusa ovunque, ma soprattutto in Russia, principale produttore mondiale di gas naturale, dove ogni anno 50 miliardi di metri cubi di gas vengono bruciati a cielo aperto. Se solo la meta’ del gas bruciato in Russia fosse recuperata e venduta, se ne ricaverebbero oltre 2 miliardi di dollari.

Dall’analisi emergono anche casi virtuosi: la Nigeria ha ridotto le emissioni da flare gas del 28% dal 2000. Malgrado questo l’industria petrolifera spreca tutt’ora 15 miliardi di metri cubi di gas naturale ogni anno e in un Paese in cui la meta’ della popolazione non ha accesso all’elettricita’, circa 13 miliardi di dollari all’anno vengono spesi ogni anno nella produzione di elettricita’. Altri Paesi in cui e’ comune la pratica del “gas flaring” sono Kazakistan, Iran, Iraq, Libia, Algeria e Angola. “Con una piu’ forte attenzione globale e sforzi concertati, incluse partnership, politiche programmate e tecnologie innovative, il fenomeno del gas flaring su larga scala potrebbe essere diffusamente eliminato in 5 anni” ha detto Michael Farina, program manager di Ge Energy e autore dello studio.

“Se la Russia ‘catturasse’ la meta’ del suo flared gas e lo vendesse a prezzi di mercato, potrebbe guadagnare 2 miliardi di dollari extra all’anno. Molti Paesi come Norvegia, Indonesia e Angola hanno dato buoni esempi su come ridurre gli sprechi”