Home » Redazione Ecquo » Azioni, Inquinamento »

Centraline per la qualità dell’aria al Centro Oli di Viggiano (Potenza). De Filippo: “Un piano ambientale per i cittadini”

6 maggio 2011 0 commenti

centro_oli_viggianoLa giunta regionale della Basilicata ha approvato i lavori di adeguamento del Centro Oli di Viggiano (Potenza), chiesti dall’Eni al fine di aggiornarne la funzione alle nuove tecnologie. Ha espresso un giudizio favorevole di compatibilità ambientale per l’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata ambientale e nel contempo la delibera adottata dall’esecutivo – su proposta dell’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi – ha previsto una serie di obblighi a carico dell’Eni riguardanti il potenziamento del monitoraggio ambientale, tanto in relazione alla eventuale presenza di inquinanti che per quanto concerne rumore e odore.

Il punto di partenza e’ l’obbligo di dare vita a un protocollo operativo tra Arpab (Agenzia regionale di protezione dell’ambiente), Comune di Viggiano ed Eni Spa finalizzato alla verifica dello stato di qualità dell’aria prima, durante e dopo la realizzazione degli ammodernamenti previsti. Per tenere la situazione sotto controllo saranno realizzate nuove strutture di monitoraggio che, sebbene pagate dall’Eni, saranno gestite dall’Arpab che a sua volta condividerà continuamente i dati raccolti con Comune di Viggiano, Provincia di Potenza e Osservatorio Ambientale della Val d’Agri. 

Circa i controlli effettuati direttamente sull’impianto, la delibera regionale prevede l’ampliamento del sistema di monitoraggio in continuo di tutti i camini, l’attuazione del piano di monitoraggio delle emissioni in corrispondenza di ciascun camino durante i periodi transitori (avviamento, arresto, guasti) che rappresentano i periodi di maggiore criticità e l’operatività delle torce senza formazione di pennacchio di fumo con la misura in continuo delle portate convogliate alle torce.

Per il sistema di controlli esterni viene reso obbligatorio un Piano Ambientale che prevede principalmente l’installazione di 4 centraline di monitoraggio della qualita’ dell’aria realizzate da Eni ma gestite direttamente da Arpab, una centralina di monitoraggio del rumore, una centralina meteo ed un sistema di trasmissione dati nonche’ il monitoraggio delle emissioni odorigene in una fascia di almeno 13 km x 8 km circostante l’area del Centro Oli e la realizzazione di stazioni di biomonitoraggio (bioindicatori e biosensori). Dovranno essere controllati anche microclima, suolo e sottosuolo, ambiente idrico superficiale e sotterraneo, flora e fauna.

“I lucani – dice il presidente della Regione, Vito De Filippo – hanno diritto a conoscere momento per momento che cosa avviene sul proprio territorio e hanno diritto a saperlo con certezza. Gli elementi in nostro possesso confermano che la Regione resta tra quelle con il minor livello di inquinamento ma in una zona interessata da un’attivita’ importante come quella del petrolio c’e’ motivo di chiedere che la situazione venga controllata punto per punto’’. ‘’Pretendiamo ogni sforzo possibile perche’ l’impatto sia ridotto al minimo’’, aggiunge Mancusi.