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I Verdi: fermiamo “spiaggiopoli”

6 maggio 2011 0 commenti

verdi”E’ una vera e propria spiaggiopoli: con meno di 1.000 euro al mese, pari all’affitto di un bilocale a Roma e Milano, sara’ possibile affittare uno stabilimento balneare da 10.000 metri quadrati per 90 anni”.

Questa la denuncia di Angelo Bonelli, presidente dei Verdi – ieri in presidio di fronte a Montecitorio con alcuni sostenitori camuffati da ‘banda Bassotti’ – contro il provvedimento sulla cosidetta ‘privatizzazione’ delle spiagge contenuta nel decreto Sviluppo approvato dal Cdm.

”Si tratta – aggiunge Bonelli – di una vergogna senza precedenti. Il governo privatizza le spiagge e le regal a chi le ha cementificate o a chi intende farlo”. I Verdi ”si oppongono” e chiedono di ”difendere il nostro patrimonio ambientale”.

“Con il diritto di superficie che il governo concede, 3534 Km di spiagge italiane saranno privatizzate: si tratta di oltre il 50% del totale delle coste italiane. Il diritto di superficie porta con se anche il diritto ad edificare le aree inedificate che sono gia’ in concessione- spiega Bonelli- ma non basta. Le concessioni verranno pagate alla cifra irrisoria di 0,93 euro (93 centesimi) per metro quadrato. Significa che uno stabilimento balneare di 10 mila metri quadrati paghera’ molto meno di 1000 euro di affitto al mese. Quello contenuto nel Dl sviluppo e’ un tentativo di baipassare la direttiva europea Bolkenstein che prevede le gare per l’assegnazione delle concessioni”.

Quanto all’inserimento dell’Authority dell’acqua sempre nel dl Sviluppo, Bonelli rileva che ”in ogni caso anche se venisse approvato non farebbe saltare il secondo quesito del referendum” sulla risorsa idrica. Si ricorre ”a questi mezzi da imbroglione – rileva il leader del Sole che ride – Ma la strategia e’ chiara: non far sapere ai cittadini che ci sara’ un referendum che vale 100 miliardi (64 per la ‘privatizzazione’ dell’acqua e 30-35 la costruzione delle centrali nucleari), senza contare la posta in gioco con il legittimo impedimento”. Nel corso del sit-in sono stati trattenuti i documenti dei presenti, da parte degli agenti di polizia, per aver esposto alcuni striscioni ritenuti offensivi nel confronti del premier.