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Spiagge privatizzate per 90 anni, interviene l’Europa

6 maggio 2011 0 commenti

ueLa Commissione Europea “e’ molto sorpresa” per la decisione del Governo italiano contenuta nel “decreto sviluppo” che riguarda l’estensione dei diritti di superfici per 90 anni in relazione alle spiagge italiane.

“Se  risulteranno corrette le notizie pubblicate oggi dalla stampa italiana saremmo molto sorpresi“, ha indicato la portavoce del commissario al Mercato Interno Michel Barnier. “Chiederemo all’Italia delle informazioni”. Importante per la Commissione europea “e’ garantire la concorrenza negli spazi limitati”, cosa che non e’ garantita dalla proroga automatica delle concessioni e, logicamente, da diritti estesi a 90 anni”.

La portavoce del mercato interno ha ricordato che l’Italia ha gia’ ricevuto due lettere formali nel corso di una procedura proprio sulla questione delle spiagge italiane e delle concessioni. “Lavoriamo da mesi con le autorita’ italiane per trovare una soluzione e per questo siamo tanto piu’ sorpresi dalle decisioni” prese dall’Italia. La procedura europea per verificare se l’Italia in questo ambito si muove in modo compatibile con la direttiva dei servizi e’ tuttora aperta.

“Il problema per la Commissione Europea e’ se negli spazi limitati viene garantita la concorrenza, cioe’ la possibilita’ per soggetti diversi di fornire nello stesso spazio limitato e nello stesso momento i loro servizi. La procedura aperta verte appunto su questo. Per Bruxelles la possibilita’ di fornire servizi negli spazi limitati costituisce un punto di principio molto importante. E altrettanto importante e’ la questione del rinnovo automatico. La portavoce ha indicato che il riferimento al caso italiano era a sei anni di fatto prorogati automaticamente. “Naturalmente non mettiamo in discussione la necessita’ per un investitore di avere la certezza dell’investimento, ma la concorrenza va garantita”.

La portavoce non ha commentato direttamente l’estensione a 90 anni del diritto di superficie limitandosi a ricordare che di ritenere che la proroga automatica di sei anni in sei anni un elemento lesivo della concorrenza. Per Bruxelles le regole della concessione non possono essere automatiche ma devono prevedere delle gare.

Ma il governo non fa marcia indietro. Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo ha difeso la decisione del governo di concedere ai privati le spiagge per 90 anni, su cui oggi l’Ue ha espresso sorpresa. “E’ una polemica falsata, basata sul nulla”, ha assicurato il ministro. Il testo, ha spiegato, “non fa affatto quello che abbiamo visto raccontato”.

“Non vogliamo _ giura il ministro _ ne’ privatizzare, ne’ vendere le spiagge e tantomeno condonare gli abusi. Vogliamo solo proteggere la peculiarita’ del settore”. Dunque, “non si vuole aggirare le norme Ue, ma difendere i nostri interessi. Non appena sara’ distribuito il testo, se ne potranno comprendere le finalita'”.