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Wwf: allo Stretto di Sicilia bracconaggio ridotto ai minimi termini

9 maggio 2011 0 commenti

Taiwan - La turbolenta vita familiare degli uccelliBuone notizie per i migratori di passaggio sullo Stretto di Messina, che non devono piu’ temere come una volta le pallottole dei cacciatori fuorilegge. E’ quanto emerge dai numeri delle osservazioni del campo organizzato da Wwf, associazione Mediterranea per la natura e l’associazione tedesca Nabu, sul lato siciliano dello Stretto.

“Ora il bracconaggio in Sicilia e’ ridotto ai minimi termini rispetto a 30 anni fa’’ spiega Anna Giordano del Wwf, impegnata dall’inizio nella prevenzione del fenomeno. ‘’Nel 1984, primo anno di campo – racconta Giordano – abbiamo contato 3.198 rapaci e 1.185 colpi di fucile diretti contro di loro, con una proporzione di piu’ di uno sparo ogni tre rapaci’’. In quei casi, il fattore tempo era cruciale per salvare il maggior numero di animali dalle pallottole. ‘’In caso di pericolo, quando non c’erano i telefoni cellulari – spiega Giordano – dovevamo scappare ad avvisare la Guardia forestale’’.

Negli ultimi dieci anni e’ ‘passata’ la cultura della prevenzione e dell’informazione. ‘’Sedici anni dopo, – spiega Giordano – nel 2000, abbiamo osservato oltre 34mila rapaci e gli spari sono scesi a cinque. Il 2005 e’ stato il primo anno senza una fucilata, ma negli anni seguenti se ne sono registrate alcune. Nel 2009 i rapaci sono stati 42.606 e gli spari tre’’.

Secondo l’esperta del Wwf ‘’abbiamo riscontrato un cambio culturale importante, dove invece di sparare ci si informa su come riconoscere le specie e quando osservarle meglio’’. Un ulteriore tipo di caccia illegale temuta dagli ambientalisti e’ quella compiuta per mezzo di richiami elettronici, ai danni delle quaglie. Questi uccelli, che migrano durante la notte, vengono attirati dal suono emesso dagli altoparlanti e si fermano per sostare nelle vicinanze. All’alba, i bracconieri le possono cosi’ abbattere facilmente. Grazie alle attivita’ del Corpo forestale regionale, ogni anno vengono sequestrate decine di richiami e fermati numerosi cacciatori fuorilegge.