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Biotecnologie, Pittella (PD): Europarlamento chiede regole per il cibo clonato

12 maggio 2011 0 commenti

avatarIl Parlamento chiede di disciplinare con urgenza la vendita del cibo clonato. ”E’ deplorevole che la vendita di carne derivata da animali clonati possa continuare senza che sia correttamente etichettata”, dice il vicepresidente del Parlamento europeo Ginni Pittella, europarlamentare Pd dell’Alleanza progressista dei socialisti e democratici europei.

Durante un dibattito in plenaria sul mancato accordo sulla legislazione sui ”nuovi alimenti”, Pittella ha chiesto alla Commissione di presentare con urgenza una proposta legislativa a riguardo. Per lui il fallimento dei negoziati ”posticipa così la possibilità per i consumatori di ricevere una chiara informazione sui cibi che mangiamo”, sottolineando che il Parlamento non ha mai avuto l’intenzione di ”girarsi dall’altra parte accontentandosi delle generiche rassicurazioni che il Consiglio ha avanzato durante il negoziato”, poiché ”la sicurezza alimentare e le informazioni sui prodotti che arrivano sulle nostre tavole rappresentano principi basilari dell’Unione europea”.

La relatrice Kartika Liotard, europarlamentare olandese del Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra Verde Nordica (Confederal group of the European United Left/Nordic Green Left, Eul/Ngl), si legge in una nota, ”ha rivelato che l’affermazione fatta dalla Presidenza ungherese e dalla Commissione europea, che la posizione del Parlamento fosse in contrasto con le regole dell’Oraganizzazione mondiale del commercio e avrebbe creato una guerra commerciale, non era in linea con l’opinione del servizio giuridico del Consiglio stesso”.

La relatrice, leggendo un documento interno, ha detto:”Il divieto di cibo derivato da progenie di animali clonati potrebbe essere giustificato sulla base delle considerazioni etiche dei consumatori”. Liotard si è poi chiesta se il parere giuridico fosse stato distribuito a tutti gli Stati membri.

Un rappresentante della presidenza ungherese del Consiglio, il ministro ungherese per gli Affari Europei, Eniko Gyori, ”ha replicato che c’erano preoccupazioni sincere riguardo al rispetto delle regole commerciali internazionali, anche nell’opinione giuridica citata”. Il commissario europeo responsabile per la Salute e la politica dei consumatori, John Dalli, ”ha assicurato gli eurodeputati che non ci saranno ritardi ingiustificati nella presentazione della nuova proposta legislativa”.