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Rifiuti: è scontro sul sistema Sistri

12 maggio 2011 0 commenti

9896-rifiuti Critiche le associazioni imprenditoriali, critiche le opposizioni, ma nonostante gli allarmi i risultatati del click-day (11 maggio) del Sistri sono definitio soddisfacenti dal Ministero dell’Ambiente.

Ieri gli imprenditori erano stati molto netti. ”Le associazioni imprenditoriali e cooperative _ avevano detto in una nota _ esprimono forte preoccupazione per l’esito totalmente negativo del click day sul sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti.”

”Alla luce dei dati pervenuti a metà pomeriggio” – proseguiva la nota di onfindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative italiane (Confcooperative, Legacoop, Agci) – ”risulta con evidenza che la grande maggioranza degli operatori ha registrato rilevanti malfunzionamenti e che il sistema informatico predisposto per il servizio ha mostrato gravi carenze. Per questo le organizzazioni firmatarie del comunicato chiedono con urgenza la sospensione dell’entrata in vigore del Sistri, prevista per il prossimo 1 giugno, e un ripensamento dell’intero sistema”. Lo stess-test era stato organizzato dalle stesse associazioni di categoria che ne hanno poi monitorato i risultati, sotto la vigilanza dei Carabinieri dei Noe che gestiscono il sistema.

Anhe il senatore Ferrante, il responsabile per il Pd delle politiche relative ai Cambiamenti climatici, si univa alla valutazione negative: ”I dati che provengono dalle imprese e dalle associazioni in merito dopo lo stress test di oggi, col click day del Sistri, suscitano grande preoccupazione, in considerazione del poco tempo che manca all’entrata in vigore del sistema prevista per il primo giugno. Sembra assurdo che di proroga in proroga si sia giunti a ridosso dell’avvio del sistema con problematiche che gli utenti giudicano ancora molto gravi. E’ desolante constatare – aggiunge – come ci si trovi di fronte all’ennesima distorsione del nostro Paese, perché è stata messa in campo un’idea valida e necessaria, quale quella dell’informatizzazione della tracciabilità dei rifiuti, ma che rischia però di produrre unicamente effetti negativi, lasciando il settore industriale nell’incertezza e mostrando il fianco alla criminalità e all’illegalità”.

Mariani, capogruppo Democratica nella commissione Ambiente della Camera, ha criticato fortemente il modo in cui il ministero guidato da Stefania Prestigiacomo sta gestendo l’entrata in vigore del sistema. La deputata definisce l’esperimento dell’11 maggio ”un fallimento”. ”Il Sistri – ha detto Mariani – rappresenta uno strumento fondamentale di controllo e verifica lungo tutta la filiera della gestione dei rifiuti e i problemi che ne stanno caratterizzando l’avvio rischiano di limitarne la portata e creare danni al sistema paese. Il ministro Prestigiacomo è l’unico responsabile dei tanti problemi che stanno denunciando le associazioni delle imprese coinvolte”.

Ma il ministero ribatte e parla di successo: gli accessi sono stati 121.991 dalla mezzanotte alle 17 da parte di 65.985 utenti, con 21.762 operazioni di movimentazione di rifiuti effettuate. 37.000, invece, gli accessi falliti, che hanno riguardato 18.000 imprese. Per 11 mila si è trattato di un rinvio in automatico per aggiornare il software, per 4.367 di inserimento errato della password da parte degli utenti, per 2.314 il mancato accesso è stato causato dal disallineamento dei dati delle chiavette Usb agli aggiornamenti dei dati amministrativi delle imprese, problema gia noto per il quale la direzione del Sistri sta già intervenendo. Complessivamente, quindi, su 83 mila aziende coinvolte i problemi hanno riguardato una percentuale ritenuta dal ministero minimale. Ogni difficoltà e denuncia di carenze tecniche sarà affrontata e risolta singolarmente dai tecnici del Sistri e dai Carabinieri dei Noe.

Dal punto di vista della funzionalità del sistema, spiega il ministero dell’Ambiente, “il Sistri ha superato la prova nonostante un picco di oltre 20 mila accessi contemporanei a metà mattinata. Tali accessi peraltro nella stragrande maggioranza non erano destinati a testare la funzionalità del sistema ma riguardavano procedure di attivazione da parte di imprese che non si erano mai connesse al Sistri. Da ciò alcuni ritardi registrati nella connessione al sistema”.