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Wwf: “In Sardegna il referendum sul nucleare ci sarà. Dite no all’atomo”

12 maggio 2011 0 commenti

nuclear-power-plants-indiaIl referendum in Sardegna sul nucleare del 15 e 16 maggio “e’ una vittoria di democrazia ancor prima che si vada alle urne, almeno per due motivi: perche’ la Regione Sardegna, in cui c’e’ una giunta di centrodestra come su scala nazionale, mostra il rispetto dovuto per lo strumento referendario; perche’ e’ evidente che senza il consenso della Regioni qualsiasi programma nucleare non puo’ passare”.

Questa in sintesi la valutazione del Wwf Italia che invita gli elettori sardi a recarsi “numerosissimi alle urne per votare ‘si” al referendum consultivo regionale, contro la costruzione di centrali nucleari sul territorio dell’isola, a garanzia di un futuro sostenibile basato sulla green economy”. Per l’associazione del Panda “e’ fondamentale che dalla Sardegna arrivi un segnale di attenzione per il voto referendario, proprio quando il Parlamento si appresta a discutere in aula l’art. 5 del decreto legge ‘omnibus’, proposto dal Governo, in cui strumentalmente si cerca di superare il quesito referendario nazionale, mantenendo pero’ l’obiettivo di fondo del rilancio nucleare, al solo scopo di non far decidere gli italiani sul loro futuro e di eludere le garanzie costituzionali a tutela del referendum quale strumento tipico di esercizio della sovranita’ popolare”.

“E’ importante che il governatore dell’isola Ugo Cappellacci e la maggioranza regionale abbiano ribadito anche in questa occasione la loro opposizione al nucleare- sottolinea il Wwf– questa e’ una posizione condivisa, in particolare dopo l’incidente di Fukushima, praticamente da tutti i presidenti delle Regioni di qualsiasi colore politico siano (con l’eccezione altalenante di Formigoni in Lombardia e di Caldoro in Campania) ed e’ una spina nel fianco del governo nazionale, che certamente non potra’ procedere facilmente a rendere operativa la ‘Strategia nucleare’, che sarebbe dovuta venire alla luce nel gennaio 2011, senza l’intesa delle Regioni in cui le centrali nucleari devono sorgere”.