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Domani la Sardegna al voto sul nucleare

14 maggio 2011 0 commenti

imagesCAAFE4HOSono 1.479.570 i sardi che sono chiamati al voto per il referendum consultivo regionale sul nucleare domani, domenica 15, e lunedi’ 16 maggio. Se, dopo la moratoria del Governo, non dovesse tenersi la consultazione nazionale del 12 e 13 giugno, la Sardegna sara’ l’unica unica regione in Italia che si sara’ potuta esprimere sul nucleare.

Per dire ”No” alle centrali ed allo stoccaggio scorie radioattive nell’Isola i sardi dovranno rispondere Si’ al quesito ”Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate e preesistenti?”. Anche per espressa volonta’ della Giunta e del Consiglio regionale, il referendum consultivo sul nucleare si tiene nelle stesse giornate in cui oltre 300mila sardi sono chiamati alle urne per rinnovare i consigli comunali ed i sindaci. Questo fatto potrebbe dare una mano per il raggiungimento del quorum fissato in 493.190 mila votanti (il 33% degli elettori sardi) per dichiarare valida la consultazione. Promotori del referendum, un comitato eterogeneo, denominato Si.NoNucle, in cui sono confluiti gli indipendentisti di Sardigna Natzione e diverse associazioni ambientaliste che hanno raccolto le firme necessarie, mentre e’ assente lo schieramento avversario e quindi si annuncia un vero e proprio plebiscito contro il nucleare in tutta l’Isola.
 Schierato apertamente contro il nucleare, in controtendenza da subito anche rispetto alla posizione del governo nazionale, il presidente Ugo Cappellacci (Pdl), che anche negli ultimi giorni ha indossato un braccialetto contro il nucleare. ”La nostra Isola – ha sottolineato piu’ volte – va in tutt’altra direzione, quella delle energie rinnovabili, della green economy e di un nuovo modello economico e sociale, che sappia coniugare lo sviluppo con il rispetto dell’ambiente”. Per i leader nazionali dei partiti del centrosinistra e per lo stesso comitato promotore, che aveva raccolto 16 mila firme a sostegno della richiesta di referendum, la Sardegna mandera’ un messaggio a tutta l’Italia, perche’ sara’ la prima regione ad esprimersi e forse anche l’unica.