Rivoluzione inglese: Cameron lancia la crociata contro i gas serra. Meno 50% entro il 2025
Nel 2025 un’auto su tre venduta in Gran Bretagna sara’ elettrica e cosi’ il 14 per cento degli automezzi in circolazione sulle strade. Entro quell’anno verranno sostituite le caldaie in 2,6 milioni di abitazioni. E di li’ a cinque anni il 40 per cento di tutta l’energia prodotta in Gran Bretagna dovra’ venire dal vento, dalle onde del mare e dalle maree utilizzando tecnologie sviluppate nel Regno Unito.
Martedi’ in Parlamento il governo a guida Tory di David Cameron annuncera’ la sua svolta verde mettendo il Regno Unito all’avanguardia del mondo per la determinazione con cui verranno tagliate le emissioni inquinanti. Il’carbon budget’, su cui domani dovra’ essere finalizzato l’accordo a Downing Street, e’ stato anticipato oggi al domenicale The Observer. Vincendo le resistenze del ministro del Tesoro George Osborne e del responsabile delle Attivita’ Produttive Vince Cable, Cameron e il ministro dell’Energia Chris Huhne sono riusciti a far approvare un piano che impegna la Gran Bretagna a due decenni di drastici tagli nelle emissioni di gas serra.
Il pacchetto di iniziative richiedera’ cambiamenti a tutto campo nella vita domestica, il sistema dei trasporti e per le imprese ma fara’ del Regno Unito un modello a cui si metteranno a confronto iniziative di altri paesi. Nei giorni scorsi lo scetticismo di Osborne e di Cable aveva allarmato i gruppi ambientalisti che avevano scritto una lettera aperta a Cameron chiedendogli di onorare la sua promessa di guidare il ”governo piu’ rispettoso dell’ambiente nella storia della Gran Bretagna”. Hanno indirettamente dato una mano all’ecologia le ultime elezioni amministrative e il referendum sul sistema elettorale da cui i liberaldemocratici di Nick Clegg sono rimasti sconfitti: la batosta subita ha fatto si’ che il junior partner della coalizione fosse in disperato bisogno di una vittoria: Cameron gli ha dato una mano.
Il nuovo bilancio ‘verde’ mette il governo in linea per arrivare a ridurre del 50 per cento rispetto ai livelli del 1990 le emissioni inquinanti entro il 2025 e dell’80 per cento entro il 2050. Secondo il governo Cameron il nuovo piano energetico fara’ si’ che grandi aziende dell’eolico come Siemens, la danese Vestas e General Electric saranno invogliate a investire in un paese che crede nelle fonti alternative.
L’impegno della coalizione ha ricevuto il benvenuto di Greenpeace:”E’ una buona notizia e una rara vittoria per l’agenda verde che aveva trovato forti opposizioni in settori del governo”, ha detto il direttore esecutivo John Sauven mentre per Friends of the Earth l’annuncio di martedi’ sara’ ”uno sviluppo incoraggiante”. Il’carbon budget’, su cui domani dovra’ essere finalizzato l’accordo a Downing Street, e’ stato anticipato oggi al domenicale The Observer. Vincendo le resistenze del ministro del Tesoro George Osborne e del responsabile delle Attivita’ Produttive Vince Cable, Cameron e il ministro dell’Energia Chris Huhne sono riusciti a far approvare un piano che impegna la Gran Bretagna a due decenni di drastici tagli nelle emissioni di gas serra.