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Allarme Fao: megaincendi forestali e riscaldamento globale, un circolo vizioso

16 maggio 2011 0 commenti

FAO-emblem_enMega-incendi ed emergenza clima: questi due fenomeni sono piu’ legati di quanto si pensi. E ansi stanno innescando un meccanismo di retroazione positiva: uno influenza l’altro, innescandosi e aggravandosi a vicenda.

 A lanciare l’allarme e’ l’ultimo rapporto della Fao, secondo cui il numero di incendi di vaste proporzioni nel mondo, sempre piu’ frequenti ed intensi, potrebbe contribuire al riscaldamento globale. La parola d’ordine quindi e’ ‘prevenzione’, accompagnata da un puntuale monitoraggio delle emissioni prodotte, per meglio determinarne l’impatto.

Il rapporto ha esaminato una serie di grandi incendi,in Australia, Botswana, Brasile, Indonesia, Israele, Grecia, Russia e Usa. Nella valutazione e’ stato incluso quello del ‘sabato nero’ che nel febbraio del 2009 ha provocato 173 vittime in Australia, ma anche i roghi da record che hanno colpito la Russia l’anno scorso, mandando in fumo 2,3 milioni di ettari e uccidendo 62 persone.   Il problema dei mega-incendi secondo gli esperti sta diventando sempre piu’ urgente, per via dell’aumento della frequenza ma anche dell’intensita’ dei fenomeni. ”I mega-incendi – spiega Pieter van Lierop della Fao – sono generalmente causati dall’uomo ed e’ probabile che siano aggravati dai cambiamenti climatici, ma ora sospettiamo che possano essi stessi alimentare un circolo vizioso che sta accelerando il riscaldamento globale’. Dato l’aumento sia della frequenza sia delle proporzioni di tali incendi, insieme a previsioni climatiche che annunciano stagioni secche via via più calde e asciutte, questa sta diventando una questione urgente”.

incendiIn quasi tutti i casi esaminati, la siccita’ e’ stato il fattore che ha esacerbato le fiamme, insieme a condizioni di caldo e vento, che hanno contribuito all’intensita’ degli incendi. In un incendio in Australia e in uno in Usa invece, a dispetto delle condizioni l’incendio e’ stato tenuto sotto controllo e i danni sono stati relativamente pochi. Gli approcci migliori sono stati quelli dove le autorita’ hanno messo a punto una strategia di prevenzione, mitigazione e soppressione, per minimizzare l’impatto delle fiamme. Gli autori del rapporto citano in particolare gli esempi dell’Australia, dove il governo ha introdotto un programma di controllo nelle aree piu’ soggette ad incendi, ma anche della Florida, dove un’iniziativa simile del servizio forestale e del governo ha aiutato a ridurre il rischio di potenziali roghi.