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Molti prodotti di plastica contengono sostanze chimiche pericolose, che possono diffondersi nell’ambiente e insidiare la salute.

17 maggio 2011 0 commenti

364653-plasticaA lanciare l’allarme è un team di ricercatori svedesi, che ha condotto uno studio mirato, analizzando una serie di prodotti impiegati nella vita di tutti i giorni. Nei test condotti all’Università di Göteborg, si è visto che un terzo dei prodotti analizzati rilascia sostanze tossiche, inclusi 5 oggetti su 13 destinati ai bambini.

”Considerato quanto i prodotti di plastica siano diffusi, quanto rapidamente sia aumentata la loro produzione e la quantità di sostanze chimiche cui sono esposti esseri umani e ambiente, è importante sostituire le sostanze più pericolose nei prodotti di plastica con alternative meno rischiose”, sottolinea Delilah Lithner del Dipartimento di Scienze ambientali dell’ateneo di Göteborg.

Le materie plastiche hanno composizioni chimiche diverse e sono molto diffuse nel mondo. La produzione globale annua è raddoppiata negli ultimi 15 anni, arrivando a 245 milioni di tonnellate nel 2008. I polimeri della plastica non sono considerati tossici, ma possono essere presenti sostanze chimiche residuali che lo sono, come anche additivi chimici e sostanze frutto della degradazione della plastica che possono liberarsi nell’ambiente. Per non parlare del problema dei rifiuti. Nella ricerca il team di Lithner ha studiato la tossicità di 83 prodotti scelti a caso, in plastica e materiali sintetici.  Ebbene, “un terzo degli 83 prodotti in plastica testati ha rilasciato sostanze che si sono rivelate tossiche negli studi condotti usando le pulci d’acqua. Inoltre su “13 prodotti destinati ai bambini, cinque sono risultati tossici. Fra questi, per esempio, ci sono anche giocattoli da bagno e quelli galleggianti, come i braccioli gonfiabili”, precisa Lithner.

Nel mirino oggetti morbidi e semimorbidi realizzati in Pvc o poliuretano, così come i prodotti a resina epossidica e varie fibre di plastica impiegate per prodotti tessili. La tossicità, spiegano i ricercatori, è stata causata principalmente da sostanze organiche liposolubili. Il team di Lithner ha anche studiato le sostanze chimiche utilizzate per ottenere circa 50 diversi polimeri di plastica, individuando quelli per cui si impiega il mix di sostanze più pericolose. I risultati, concludono gli autori, saranno utili per quantificare i rischi sanitari e ambientali associati a questi materiali.