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Rifiuti: Confindustria ribadisce, il Sistri va sospeso. Ma il governo risponde picche

18 maggio 2011 0 commenti

sistriAncora nessuna trattativa con il ministro Prestigiacomo. La linea di Confindustria è quella dei giorni scorsi: sospendere il sistema Sistri. “Con riferimento a indiscrezioni apparse oggi”, Confindustria precisa che, “per ora, non sono in corso ‘trattative’ con il ministero dell’Ambiente volte a superare il problema Sistri”. Data “la gravita’ della situazione”, Confindustria in una nota “ribadisce la richiesta di incontro con il presidente del Consiglio e con il ministro dell’Ambiente, gia’ formulata insieme a tutte le organizzazioni di impresa”.   

Da viale dell’Astronomia inoltre aggiungono che, “al momento, non si puo’ certo pensare a un Sistri a due velocita’, con l’obbligo solo per alcune imprese di partire il primo giugno”. 

 Attualmente, conclude Confindustria, “il Sistri non e’ pronto neanche per le imprese di maggiori dimensioni. Si ribadisce la necessita’ di una sospensione dell’obbligatorieta’ del Sistri e di un ripensamento dell’intero sistema”.

 

VITO AL QUESTION TIME: SISTRI OPERATIVO DAL PRIMO GIUGNO

Come previsto, “il Sistri sara’ pienamente operativo dal primo giugno prossimo”. Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, leggendo nel question time alla Camera un testo predisposto dal ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, impossibilito a partecipare alla seduta di Montecitorio. Vito ha ricordato che l’entrata in vigore del Sistema di tracciabilita’ dei rifiuti pericolosi “ha avuto diverse proroghe” legate al numero e varieta’ dei soggetti interessati. “Sul piano operativo – ha aggiunto – ci sono stati ritardi, sia nella fase di iscrizione dei soggetti obbligati al Sistri, sia nella successiva fase di distribuzione dei dispositivi elettronici che in diversi casi hanno scontato malfunzionamenti, anche se a onor del vero va anche detto che non sono mancati episodi di vera e propria deliberata resistenza al cambiamento. Tenendo conto di queste situazioni nel loro complesso, il Governo ha dimostrato senso di responsabilita’, concedendo le proroghe che si sono succedute nel tempo. Non vi e’ dunque stata una carenza di attenzione alle esigenze poste dagli operatori tramite le organizzazioni imprenditoriali di appartenenza che sono state anche direttamente coinvolte nel processo di costruzione e di attuazione del nuovo sistema di controllo della tracciabilita’. Si e’ inteso privilegiare questo metodo di lavoro in considerazione della posta in gioco”.   Vito ha rilevato inoltre che per quanto riguarda i contributi dovuti dalle imprese, non e’ escluso che una volta fatti i conti ci sia un avanzo e che, quindi possano essere ridotti i futuri contributi. Non quest’anno, pero’, vista la complessita’ degli adempimenti. “Oltre settemila imprese hanno infatti chiesto la revisione dei contributi versati o la loro restituzione”. Quanto alle piccole imprese, inoltre, Vito ha rilevato che a loro “e’ stata posta sin dall’impostazione iniziale della disciplina Sistri grande attenzione. In particolare, il sistema tariffario e’ stato organizzate nel rispetto dei criteri della dimensione delle imprese e della quantita’ e tipologia dei rifiuti prodotti, trasportati e smaltiti. Nel 2010 si e’ proceduto inoltre a una significativa riduzione del contributo dovuto dalle piccole imprese produttrici di modeste quantita’ di rifiuti pericolosi”. In generale, ha sottolineato, il livello dei contributi e’ inferiore al costo che le imprese attualmente sopportano per il solo acquisto della documentazione cartacea che cessera’ di essere dovuto una volta a regime il sistema elettronico”, con un risparmio che potra’ arrivare al 70 per cento