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Depuratori, dall’Ue nuovo avvertimento all’Italia. Due mesi o saremo deferiti alla Corte di Giustizia

19 maggio 2011 0 commenti

UeLa Commissione Europea lancia un nuovo e ultimo avvertimento ufficiale all’Italia affinche’ assicuri ”che le acque reflue prodotte dai centri con piu’ di 10mila abitanti, e scaricate in aree sensibili, siano adeguatamente trattate”. Su iniziativa del commissario per l’Ambiente Janez Potocnik, Bruxelles ha infatti deciso di inviare un ‘parere motivato’, che rappresenta la seconda e ultima fase della procedura di infrazione al Trattato Ue. ”Se l’Italia non adempira’ entro due mesi, la Commissione puo’ adire la Corte di giustizia dell’Ue”.

L’Italia – riconosce la Commissione Ue – ha compiuto dei progressi, ma nel Paese almeno 143 citta’ non sono ancora collegate ad un impianto fognario adeguato, sono prive di impianti per il trattamento secondario o non hanno la capacita’ di gestire le variazioni stagionali di carico delle acque reflue”. L’esecutivo europeo esorta quindi Roma a conformarsi alla normativa Ue sul trattamento delle acque reflue urbane in quanto – dice – la mancanza di idonei sistemi di raccolta e trattamento, che avrebbero dovuto essere istituiti gia’ dal 1998, comporta rischi per la salute umana, le acque interne e l’ambiente marino”.