Sfogo Sgarbi contro le rinnovabili, insorge Legambiente: “Grave e vergognoso”. Ma la Rai lo ha già oscurato
“Quello che e’ avvenuto ieri sera su Rai Uno nella trasmissione di Sgarbi e’ grave e vergognoso per un paese civile e democratico. In un periodo particolare come questo, a pochi giorni dalla consultazione referendaria sul nucleare, il servizio pubblico televisivo che ad oggi trascura completamente l’argomento, concede uno spazio sulla rete principale ad un monologo falso e feroce sui danni che eolico e solare fotovoltaico infliggerebbero al Paese a tutto vantaggio della criminalita’, come se il settore delle rinnovabili fosse esclusivamente un business della mafia. Tutto questo, senza prove e senza contraddittorio”. Cosi’ Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, commenta l’attacco alle rinnovabili avvenuto ieri sera nella trasmissione di Vittorio Sgarbi su Rai Uno.
Per la cronaca, la trasmissione ‘Ci tocca anche Sgarbi’ è stata chiusa dalla Rai dopo una sola puntata. Mancanza di ascolti.
“Ci rivolgeremo all’Autorita’ per le garanzia nelle comunicazioni (Agcom) per far valere il diritto dei cittadini ad una corretta e motivata informazione sull’energia– continua Cogliati Dezza- perche’ l’orrendo sistema della macchina del fango, che ieri sera e’ andato in scena, se getta discredito su chi lo usa produce un grave danno al senso civico del nostro paese e non puo’ essere avallato dal servizio pubblico nazionale”.
La criminalita’ organizzata “cerca di mettere le mani ovunque ci siano possibilita’ di sviluppare economie- conclude- ed e’ per questo che Legambiente, cui si deve anche la creazione del termine ormai di uso comune Ecomafie, e’ sempre stata in prima linea contro ogni tipo di abuso e illegalita’ ambientale, anche a rischio dell’incolumita’ per molti dei suoi rappresentanti che quotidianamente combattono l’illegalita’ vera sul territorio”.