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Verdi, addio alla sinistra radicale: saranno civici e più trasversali

23 maggio 2011 0 commenti

Angelo Bonelli

Angelo Bonelli

Mai piu’ con l’etichetta della sinistra radicale appiccicata addosso. E’ questa la promessa dei Verdi che hanno organizzato una convention per girare pagina e chiudere con i ”compagni di viaggio che hanno condotto la sinistra alla catastrofe” e mettere invece in piedi una ‘‘Rete federata ecologisti e civici”. La dirittura d’arrivo e le prospettive del movimento ecologista sono state illustrate stamane da Angelo Bonelli, presidente dei Verdi, la cui leadership non è essere messa in discussione da nessuno, soprattutto nel momento in cui si apre la prospettiva di una battaglia per il ritorno in Parlamento.

Quello di ieri e’ solo il primo passo verso la ridefinizione dell’identita’ del ”Sole che Ride”. Anzi, in discussione c’e’ anche il simbolo storico che potrebbe essere sostituito o comunque sottoposto a intervento di restyling. In autunno verra’ convocata l’Assemblea Nazionale che procedera’ agli adempimenti formali dopo le scelte politiche della convention: nuovo statuto, nuovi organismi dirigenziali, nuovi compagni di viaggio. Ci sara’ una consultazione di militanti e simpatizzanti per scegliere tra tre o 4 proposte il nuovo simbolo.

I Verdi lasciano l’ala ”estremista” per sposare la compagnia politica della sinistra moderata e soprattutto impegnata nella societa’ civile. ”Costituente Ecologista”, ”Abbiamo un Sogno” e ”Sindaci della Buona Amministrazione” sono le nuove componenti che si fondono con il ”Sole che Ride”.

Il nuovo logo degli ambientalisti italiani potrebbe essere appunto ”Ecologisti civici”, per sottolineare l’impegno dei militanti con rinnovata identita’ politica: al servizio della difesa degli equilibri del pianeta, ma spogliati da ”pregiudizi ideologici”. ”La nostra scelta moderata – dice Angelo Bonelli – non significa che siamo disposti a dialogare con un altro estremista come Silvio Berlusconi. Anzi. Viene rafforzato il nostro impegno per i referendum, contro il nucleare e contro la privatizzazione dell’acqua in primo luogo. Ma sullo sfondo della nostra battaglia c’e’ la bonifica del Paese dal grave inquinamento politico e istituzionale causato da questo governo di centrodestra”. L’ex presidente del gruppo alla Camera non e’ tenero neppure con il Pd, anche se viene considerato il principale compagno di strada: ”Chiediamo un maggiore impegno – dice ancora Bonelli – nella causa ambientalista, a partire dalla battaglia per dimezzare le spese militari e darci una difesa di dimensioni europee che farebbe risparmiare tutti e consentire piu’ impegnative politiche sociali”. Ma una critica Bonelli la rivolge anche ai ”metodi” del partito di Bersani:”non sono accettabili primarie che si giocano tutto sul nome dei candidati. Va bene consultare i militanti, ma dovrebbero essere chiamati a pronunciarsi in primo luogo sui programmi, cosa che evidentemente i democratici si guardano bene dal fare”.

I Verdi con la nuova casacca moderata vogliono riconquistare una piena liberta’ di critica verso tutti, alleati compresi. Ma questo non significa affatto che intendano praticare una scelta politica ”equidistante” tra i due poli, ”almeno fino a quando – sottolinea Bonelli – al governo di sara’ questa compagine indecente”