”Si porta a conoscenza della popolazione che in questi giorni e’ stata comunicata la presenza dell’orso sulla nostra montagna”. L’inconsueto avviso, a firma del sindaco di Ton, in Trentino, e’ comparso in questi giorni sull’albo pretorio del Comune”.  ”Senza volere creare allarmismo – si e’ affrettato a precisare il sindaco – Sandra Webber – ma solo per avvisare che c’e’ la possibilita di incontrarlo. Il sindaco aomunque pare che sia pensando di organizzare un incontro gon gli esperti del parco Adamello-Brenta, per spiegare come ci si deve comportare col nuovo inquilino dei nostri monti”.

 La primavera trentina sembra dunque avere quest’anno gli orsi come costante. Era iniziata con la cattura di una femmina, Dj3, una settimana fa, rinchiusa al centro faunistico del Castelleer per le sue esuberanti scorribande tra le case. Subito dopo era stata la volta dell’avvistamento di un cucciolo a Montagne, nel Brenta meridionale, nato tra gennaio e febbraio.

 L’ipotesi che sia un orsetto di Dj3, rimasto dunque senza madre, al momento non ha prove a conferma, ne’ a smentita, anche perche’ Dj3 non e’ l’unica orsa in circolazione in Trentino, dal momento che il progetto di ripopolamento ‘Life Ursus’ va avanti dal 1994.  Curiosita’ e timore si alternano: preoccupazioni per il benessere degli animali, ma anche per la sicurezza delle persone. Il provvedimento preso per Dj3 ha creato sollievo in chi aveva subito le incursioni, ma anche polemiche e qualche sollevazione di animalisti. Lo stesso per l’orsetto a Montagne, oggetto anche d’interrogazioni da parte di consiglieri provinciali, come il verde Roberto Bombarda. A Ton adesso a citare i ricordi di orsi sono solo i piu’ anziani: i giovani aspettano di vederlo.