No Tav: dopo una notte di tensione in Val di Susa, i partiti condannano le violenze
, propedeutico alla costruzione della linea ferroviaria ad alta velocita’ Torino-Lione.
Levata di scudi bipartisan contro i No Tav dopo il blocco della scorsa notte a Chiomonte (Torino) in localita’ La Maddalena, per impedire l’allestimento del cantiere per il tunnel geognostico
I lavori dovrebbero partire entro il 31 maggio, pena la perdita dei fondi stanziati dalla Ue. Ma i No Tav da domenica scorsa sono in presidio permanente e via web e sms hanno lanciato oggi appelli alla mobilitazione, per impedire che i cantieri prendano il via entro i tempi prestabiliti.
Dalla Lega ai circoli Pd della Valle, fino al neo sindaco Piero Fassino, tutti d’accordo nel condannare gli eventi accaduti la scorsa notte in Valle di Susa. Tutti d’accordo nel condannare le “violenze contro gli operai e i poliziotti”. E L’assessore regionale ai trasporti Bonino sembra incitare a passare alle vie di fatto: “Il tempo delle parole e’ finito” ha detto. Mentre il governatore del Piemonte Roberto Cota, ha invitato tutti alla calma, pur ribadendo la necessita’ della costruzione dell’infrastruttura.
Circa duecento persone hanno partecipato, la notte scorsa, al presidio No Tav a Chiomonte in Bassa Val di Susa. I No Tav hanno bloccato le strade creando delle barricate con tronchi d’albero, tubi e vecchie traversine della ferrovia per impedire l’accesso al cantiere della Torino-Lione. Il momento piu’ caldo si e’ avuto quando alcuni manifestanti hanno lanciato delle pietre verso il personale delle ditte che dovrebbero fare i lavori e le forze dell’ordine. Un lancio di pietre che ha costretto anche la chiusura dell’autostrada. La corsia nord dell’autostrada e’ stata riaperta alle 4,30 di questa mattina, mentre la corsia sud e’ rimasta chiusa, per favorire la ripulitura del manto stradale da oltre duecento pietre, alcune anche di grosse dimensioni, fino alle 6,30. Le forze dell’ordine stanno lavorando per identificare gli autori delle minacce e dei fatti della scorsa notte.
Il leader dei No Tav, Alberto Perino, che si appresta ad affrontare la terza notte di presidio a La Maddalena, non si scompone per le critiche. “Normale, tutta roba gia’ vista gia’ nel 2005 – dice , commentando la ridda di dichiarazioni critiche verso i No Tav – La migliore dichiarazione e’ quella di Esposito (esponente Pd, ndr), che pensa di militarizzare il territorio”. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Perino – e’ sempre lo stesso: impedire che inizino i lavori di un’opera inutile, economicamente insostenibile e devastante dal punto di vista ambientale”. Il richiamo alla legalita’ e al fair play proveniente dalle istituzioni ha dato poi lo spunto a Perino per controbbattere: “Stanno cercando di impiantare un cantiere alla Maddalena, ma non c’e’ uno straccio di progetto depositato. A chi parla di legalita’ chiedo: perche’ non depositate un progetto?”. E ancora il vaticinio di Perino e’ che la Tav Torino-Lione sara’ “la nuova Salerno-Reggio Calabria”. “Perche’ – spiega riferendosi alle istituzioni – non ci credono neanche loro, non hanno tempi certi, non sanno neanche bene quanto durera’ e quanto costera’ l’opera”. “Stiamo solo cercando di impedire uno spreco di denaro pubblico” ha concluso Perino.
Sul principale sito del movimento No Tav e’ stato pubblicato stamani un appello che invita tutti gli oppositori della linea ferroviaria Torino-Lione a recarsi al presidio di Chiomonte, vicino all’area di cantiere del tunnel esplorativo dove da due giorni si concentra la protesta. ”Quel luogo va vissuto come e’ stato Venaus nel 2005”, si legge sull’homepage del sito www.notav.eu. E’ un chiaro invito a ripetere la stessa mobilitazione popolare di sei anni fa, quella volta a Venaus, nei campi confinanti con il cantiere dove avrebbe dovuto essere realizzata la galleria esplorativa prevista nel progetto della societa’ Ltf, poi accantonato. ”Chiunque abbia tempo libero – e’ l’invito del movimento – deve andare a Chiomonte e possibilmente non a mani vuote: buon cibo e buon bere hanno sempre allietato i nostri presidi resistenti. Questo puo’ essere quello decisivo e tutti noi dobbiamo fare uno sforzo per esserci e per mobilitare piu’ persone possibili. Dobbiamo – conclude il messaggio di www.notav.eu – essere in tanti e
determinati perche’ dopo 20 anni di lotte oggi dobbiamo dimostrare il nostro amore per la nostre valle”.