Alimentazione: in Germania 7 morti per i “cetrioli killer”
E’ salito questa mattina a sette il numero delle persone decedute in seguito al contagio con il batterio-killer “Escherichia Coli” (Ehec), trasmesso dai pericolosi colibatteri riscontrati in un campione di cetrioli di origine spagnola.
L’Istituto di Igiene di Amburgo ha individuato il batterio Ehec in tre cetrioli di provenienza spagnola ed in uno arrivato dall’Olanda. Nel frattempo le autorita’ iberiche hanno chiuso due aziende produttrici di verdure nei pressi di Malaga ed Almeria, mentre le autorita’ olandesi contestano che uno dei cetrioli incriminati sia arrivato in Germania dal loro Paese. Intanto i produttori tedeschi stanno distruggendo con enormi perdite economiche centinaia di tonnellate di prodotti ortofrutticoli, ormai invendibili a causa del panico che si sta diffondendo tra la popolazione.
Il ministero della Sanita’ della Bassa Sassonia ha spiegato ad Hannover che “sulla base dei dati attuali bisogna attendersi un’evoluzione dinamica” della malattia, che ha gia’ colpito oltre mille persone in tutta la Germania, qualche centinaio delle quali versa in condizioni molto gravi.
Nel frattempo si registrano casi di persone colpite dall’Ehec anche nel resto d’Europa, con 25 in Svezia, 7 in Danimarca, 3 in Gran Bretagna, 2 in Austria ed una in Olanda. “Per me questa ondata di contagio causata dall’Ehec e’ piu’ seria dell’influenza suina”, ha affermato Reinhard Brunkhorst, presidente della Societa’ tedesca di nefrologia, secondo il quale e’ “assolutamente sconvolgente trovarsi di fronte ad una donna di 30 anni che non e’ quasi piu’ in grado di parlare ed e’ sconvolta da crisi di crampi”. Nel frattempo le condizioni di molti malati sono cosi’ critiche da non far escludere altri decessi.