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Aiea: a Fukushima sottovalutato il rischio tsunami. Ma va?

1 giugno 2011 0 commenti

Fukushima DaiichiA volte le organizzazioni internazionali non si rendono conto di affermare ovvietà. Stavolta è il caso dell’Aiea. “Il Giappone _dice l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica _ ha sottovalutato i rischi legati ad eventuali tsunami nella progettazione delle centrali nucleari del Paese”. Francamente, non serviva l’Aiea per capirlo.

La valutazione contenuta nel rapporto preliminare del gruppo di esperti inviato in Giappone dall’Aiea. Nel documento, che sara’ presentato a una riunione in programma a Vienna dal 20 al 24 giugno, l’Aiea sollecita la creazione di “un centro di emergenza piu’ efficace” contro gli incidenti e chiede che in futuro di preveda una “protezione dai rischi collegati a tutti i pericoli naturali”. Alle autorita’ nipponiche si chiede di vigilare “sulla salute dei lavoratori” del settore nucleare e non solo di quelli impegnati a fronteggiare l’emergenza a Fukushima.

“Il rischio di uno tsunami è stato sottovalutato”, ammette il rapporto. Ma gli esperti si sono detti “profondamente impressionati dalla dedizione dei lavoratori giapponesi di fronte a un incidente nucleare senza precedenti” e hanno giudicato “esemplare” la reazione del Giappone. Ci auguriamo che Aiea si riferisca alla reazione umana, perche la reazione tecnica all’incidente è stata catastrofica, improntata alla sottovalutazione e ha aggravato i danni causati dallo tsunami.

Fukushima nuclear power plantIntanto la Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima,  ha installato un circuito di raffreddamento idraulico per una delle piscine di stoccaggio del combustible irraggiato, una tappa verso  la soluzione del più grave incidente nucleare degli ultimi 25 anni. Tokyo Electric Power (Tepco) ha annunciato oggi la messa in funzione di questo circuito nella parte superiore del reattore 2 dove si trova una piscina di disattivazione, che dovrà servire a raffreddare le barre di combustibile ritirate dal nocciolo del reattore. Un portavoce ha dichiarato che l’acqua della piscina, la cui temperatura oscilla attualmente fra i 70 e gli 80 gradi celsius, dovrebbe così scendere a circa 40 gradi nell’arco di un mese.

Tepco ha intenzione di installare dei sistemi identici anche per le piscine dei reattori 1 e 3 nel corso del mese di giugno e a luglio per la piscina del quarto reattore. Il sisma di magnitudo 9 avvenuto l’11 marzo ha provocato una ondata di 14 metri che ha interrotto l’alimentazione elettrica della centrale Fukushima Daichi (N°1). Questo tsunami ha comportato l’arresto dei circuiti di raffreddamento, provocando una fusione parziale del combustible in quattro dei sei reattori e rendendo inoperanti le piscine di disattivazione. Tepco è riuscita a fermare l’infernale processo, innaffiando giorno e notte le installazioni con acqua di mare, poi con acqua dolce, in attesa di ripristinare l’elettricità e dei circuiti di raffreddamento. Il gestore spera di poter stabilizzare la temperatura dei quattro reattori danneggiati al di sotto dei 100 gradi entro gennaio per poter raffreddare progressivamente il combustibile.