Referendum nucleare, le opposizioni esultano: vittoria Costituzione e diritti
”Hanno vinto la Costituzione e i diritti dei cittadini dice la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro. ”Questa decisione – aggiunge – fa giustizia delle vergognose manovre che il Governo aveva messo in campo per evitare che i cittadini italiani si esprimessero su una scelta cosi’ fondamentale. Berlusconi e la sua maggioranza, che si richiamano al popolo e alla sua volonta’ quando fa loro comodo, ora temono le urne e il giudizio popolare”. ”Il voto di domenica scorsa e’ stato un segnale forte che e’ venuto da tutta Italia: i cittadini italiani bocciano le scelte di questo Governo. Ci auguriamo – conclude Anna Finocchiaro – che anche dalla consultazione referendaria, che riguarda anche scelte molto importanti sull’acqua e sulla legge che riguarda il legittimo impedimento, venga un segnale altrettanto univoco e forte”.
”La conferma del quesito nucleare e’ una notizia eccellente. I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati”. Cosi’ il segretario del Pd Pier Luigi Bersani commenta la sentenza della Cassazione ribadendo che ”il Pd, che ha sempre contrastato le assurde scelte del governo sul nucleare, e’ impegnato con tutte le sue forze a sostenere la campagna per il si’ ”.
Antonio di Pietro esulta. “Chi la dura la vince e noi dell’Idv abbiamo creduto fin dal primo momento che la legge e’ legge e nessuno la puo’ aggirare, neppure il Parlamento in sede ordinaria con una legge truffaldina”, ha sottolineato il leader dell’Italia dei valori nel corso di una conferenza stampa oggi alla Camera. “Il governo e la sua maggioranza asservita, venduta e comprata hanno fatto l’impossibile per non far tenere questo referendum perche’ c’erano in contratti e magari qualche mazzetta era gia’ girata”, ha aggiunto. Quanto alla modalita’ di voto si’ referendum “non cambia niente e si vota si’ perche’ abbiamo trasferito lo stesso quesito su un altro comma”, ha spiegato ancora.
“Oggi e’ una bella giornata di democrazia”. Cosi’ Angelo Bonelli, presidente dei Verdi e capogruppo alla Regione Lazio, commenta la decisione della Cassazione di dare il via libera al referendum sul nucleare. “Inizia una grande campagna di mobilitazione- continua- nonostante la censura forte sui referendum voluta dal governo. Ma faccio un appello a tutti: non e’ un referendum pro o contro Silvio Berlusconi, qui si tratta di decidere sul futuro delle generazioni che verrano a proposito di acqua, nucleare e legge giusta”.
“La decisione della Corte di Cassazione, oltre che un riconoscimento del rispetto delle leggi italiane, al di la’ dei tentativi di imbroglio e di trucchetti di cui il governo Berlusconi ha abusato in queste settimane, e’ un atto di rispetto nei confronti degli elettori e delle elettrici chiamati alle urne il 12 e 13 giugno” dice il presidente di Sinistra Ecologia Liberta’, Nichi Vendola, dopo la decisione della Corte di Cassazione. “Ora, tocca a tutti noi, – prosegue il leader di Sel – fare in modo che nei pochi giorni che ci sono rimasti gli italiani siano informati correttamente dell’importanza dei quesiti, e che il quorum venga raggiunto. Abbiamo l’occasione di esibire cosa e’ l’antiberlusconismo quando non e’ insulto o espressione di rancore: rimettendo al centro un’idea di bene comune. Ne sono certo, – conclude Vendola – il giudizio del popolo italiano sara’ netto: un si per l’acqua pubblica, un si per impedire che gli affaristi riportino il pericolo nucleare nel nostro Paese, un si per impedire la privatizzazione della giustizia”.
E anche Futuro e Libertà andrà a votare. ”La decisione della Corte di Cassazione di riammettere il quesito referendario sul nucleare -spiega Italo Bocchino– rende ancora piu’ importante il deliberato dell’Assemblea nazionale di Futuro e Liberta’ che invita tutti gli iscritti alla partecipazione attiva alla consultazione del 12 e 13 giugno, nel pieno rispetto e coerentemente con il principio di cittadinanza attiva, lasciando agli stessi -sottolinea ancora il vicepresidente di Fli- piena liberta’ di coscienza sui quesiti proposti”.
Così, l’Udc, che pure sui referendum acqua e nucleare han più di una perplessità. “L’Unione di Centro _ dice in una nota il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa _ invita i propri simpatizzanti e aderenti a partecipare attivamente alle consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno. Ferme restando le perplessita’ su alcuni quesiti referendari, per i quali molti di noi esprimeranno un parere negativo perche’ la politica non puo’ farsi dettare l’agenda dalla demagogia e dagli stati d’animo, non abbiamo dubbi sulla scelta di partecipare come momento di riconciliazione tra i cittadini e le istituzioni. Promuoveremo nel Paese dibattiti pubblici sui referendum con i sostenitori delle diverse tesi. Il disimpegno, in questo caso, e’ nemico del bene comune”.