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Il Wwf ringrazia la Consulta: ”Ora tutti a votare”. Assoenergie: ”Il futuro è nelle rinnovabili”

7 giugno 2011 0 commenti

Stop al Nucleare“La Consulta, confermando la decisione della Cassazione sul quesito nucleare, ha messo fine ai tentativi del Governo che avevano il solo scopo di eludere le garanzie costituzionali a tutela del referendum, quale tipico mezzo per esercitare la sovranità popolare. Dinanzi a questo tentativo la Corte Costituzionale ha detto no, ora votiamo si’ ” : questo il commento e l’ appello del presidente del WWF Italia, Stefano Leoni.

Il WWF esprime la propria soddisfazione e ritenedo che “con la decisione di oggi si chiude finalmente una lunga battaglia legale, iniziata in Corte di Cassazione e conclusasi oggi con la definitiva decisione della Consulta”, organizza domani, con partenza alle 17,30 sotto la sua sede nazionale a Roma (via Po 25/c) la manifestazione podistica “IL 12 E 13 GI UGNO I O CORRO A VOTARE SI ’” (che toccherà Palazzo Chigi, Montecitorio, Palazzo Madama e il Quirinale).

La nota continua: ”In entrambe le sedi il WWF con proprie Memorie ha difeso le ragioni del referendum in materia di nucleare con argomentazioni volte a smascherare il maldestro tentativo del Governo di aggirare il quesito referendario. I Supremi Giudici, accogliendo le richieste di WWF, hanno definitivamente accertato che l’ intenzione del referendum di impedire la realizzazione di impianti nucleari in Italia non è stata superata dalle norme di Governo e Parlamento. La parola può dunque finalmente passare ai cittadini!”

All’entusiastico appello WWF fa eco il comunicato del presidente di  Asso Energie Future, Massimo Sapienza: “La nostra associazione ha tra i suoi soci solo produttori ‘puri’ di rinnovabili: abbiamo fatto la nostra scelta più di due anni fa, quando ci siamo costituiti e oggi la confermiamo. E questa scelta netta di campo ci porta a sostenere che le rinnovabili, e non l’energia nucleare, sono la risposta ai bisogni energetici del futuro“

Costituitasi due anni fa, l’AEF denuncia: “Una certa disinformazione ha cercato di far passare la notizia che il costo della produzione di energia da fonti rinnovabili è più alto di quello da nucleare. Non è così: il costo in bolletta del kilowattora prodotto dall’eolico oggi è ampiamente competitivo con quello che proviene dalle centrali atomiche e il fotovoltaico, a livello mondiale, è destinato a portare i suoi costi allo stesso livello di quelli delle fonti tradizionali entro 3-5 anni. Ma sui costi complessivi reali delle fonti energetiche si fanno enormi omissioni.”

“Chi pagherà – continua Sapienza – la decontaminazione del sito di Fukushima e la gravissima crisi economica che sta piegando il Giappone, almeno in parte derivante dall’incidente della centrale di Fukushima e dai suoi effetti? Saranno i cittadini e gli utenti, ma questo costo non verrà contabilizzato in bolletta a carico della scelta nucleare. Così come in fase progettuale non viene calcolato il costo del decommissioning delle centrali e della gestione delle scorie, per non parlare del numero di casi sanitari che si riscontrano nei dintorni degli impianti nucleari”, avverte il presidente di AEF.

Poi, nel comunicato leggiamo che ”i cittadini italiani ancora pagano lo smantellamento delle quattro centrali chiuse con il referendum del 1987: per una chiusura degli impianti che di fatto non si riesce a fare, abbiamo versato quasi 5 miliardi di euro di tasca nostra.”  E chiosa  Sapienza: ”con la differenza che nessuno si è mai fatto male o si è ammalato utilizzando o vivendo vicino a un pannello solare”.