Referendum, Berlusconi annuncia che non voterà. Opposizioni mobilitate per il quorum
Era nell’aria, ma il premier l’ha confermato solo ieri: “Penso che non mi recherò a votare”. ”E’ diritto dei cittadini – ha aggiunto Berlusconi nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi – decidere se votare o meno per il referendum”. E lui, come (quasi) tutto il Pdl non lo farà.
”Il referendum _ dice Fabrizio Cicchitto _ e’ per definizione uno strumento per condurre una battaglia politica ed e’ ben diverso come istituto dalle elezioni. E’ giusto dire che non partecipare alle elezioni toglie credibilita’ alle istituzioni, ma non e’ altrettanto vero per la mancata partecipazione ad esso. Rispetto ad un referendum, infatti, si puo’ votare si per condividerlo, ma se non lo si condivide si puo’ scegliere il no, oppure la non partecipazione. Si tratta di una linea che nel passato e’ stata seguita da forze politiche di vario segno”.
“Silvio Berlusconi non andra’ a votare i referendum? Poco male _commenta Pier Luigi Bersani _ perche’ se non va a votare lui, ci andranno gli italiani“. “Vedo le difficoltà – ha detto il segretario del Pd – ma confermo che io sono fiducioso, come lo ero per le amministrative a Milano e a Napoli. La mia impressione è che siamo a un passo dal quorum, c’è uno sforzo da fare e bisogna incoraggiare la gente a votare per il merito dei quesiti. I referendum non sono pro o contro Berlusconi, qui il punto è un altro e il protagonismo riguarda tutti gli elettori, non solo quelli di centrosinistra. I partiti – ha concluso – diano una mano a questa risposta civica, perché i cittadini sono stufi dell’imperatore che decide per tutti”. E Pier Ferdinando Casini rincara la dose: ”Berlusconi non vota? Ce ne faremo una ragione. Anzi, forse questo e’ il motivo per cui noi andiamo”. ”Il presidente del Consiglio annuncia che non andra’ a votare ai referendum di domenica 12 e lunedi’ 13 giugno? Mobilitiamoci”. Il leader di Sinistra Ecologia Liberta’ Nichi Vendola non si perde d’animo e dalla sua pagina su Facebook lancia un appello per il raggiungimento del quorum. ”Cari amici e care amiche – scrive Vendola – non perdiamo neanche un minuto, non distraiamoci neanche un secondo. Liberare l’Italia dall’incubo delle centrali nucleari, impedire la cattiva avventura della privatizzazione delle reti acquedottistiche, cancellare la vergogna della privatizzazione della giustizia che e’ stata costruita attraverso 36 leggi ad personam, significa rimettere in piedi una cultura dei beni comuni”. E anche da Futuro e Libertà l’appello è per andare a votare. “Mi auguro si raggiunga il quorum” dei referendum e che gli italiani esprimano un voto che serva per “il rinnovamento e la modernizzazione” del Paese dice Gianfranco Fini. “Silvio Berlusconi fa sapere che non andrà a votare per i referendum? La differenza tra il capo dello Stato e il nostro presidente del Consiglio è tutta qua”, commenta il leader di Idv Antonio Di Pietro, aggiungendo: “Per Napolitano, garante della Costituzione e persona di cui i cittadini si possono fidare, andare a votare è un dovere. Mentre Berlusconi, che pure dovrebbe conoscere la Costituzione e rispettarla, diserta le urne come si comporta, appunto, solo chi non ama e non rispetta la democrazia e non vuole essere giudicato dagli elettori perché li teme e li disprezza. Questa – ha concluso Di Pietro – è una ragione in più per andare a votare”.