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Batterio killer, la colpa è dei germogli

10 giugno 2011 0 commenti

soiaDopo oltre cinque settimane di allarme e paura – e ben trenta morti – è stato finalmente individuata la causa dell’epidemia di diarrea emorragica da batterio E.coli che terrorizza la Germania e spaventa l’Europa. Secondo fonti ufficiali tedesche la causa dell’epidemia di E.coli è da individuarsi nei germogli crudi (di soia e altri legumi) prodotti da un’azienda biologica di Bienenbuettel, nel nord della Germania Il bilancio dei morti dell’epidemia di e.Coli ieri è salito a 30 (29 tedeschi e una svedese) e circa 3mila malati nel giro di cinque settimane. L’annuncio è stato dato da Reinhard Burger, direttore dell’istituto Robert Koch (Rki), che si è riunito questa mattina a Berlino con i membri dell’Ufficio federale per la tutela dei consumatori e la sicurezza alimentare e dell’Istituto federale per la valutazione dei rischi.

“Sono i germogli la causa”, ha dichiarato Reinhard Burger, direttore del Robert Koch Institute (RKI), in una conferenza stampa a Berlino dei tre istituti sanitari federali coinvolti nel caso. Secondo l’analisi, “le persone che hanno mangiato questi germogli hanno avuto nove volte piu’ probabilita’ di sviluppare i sintomi di diarrea con sangue e altri segnali di infezione da batteri Eceh rispetto a quelli che non li hanno mangiati”, ha detto Burger. Ci sono stati test “multipli” nei campi e nei prodotti di una fattoria nel nord della Germania, a Gartnerhof Bienenbuttel, che sono stati certamente in grado di dimostrare definitivamente la presenza del batterio, ma “la catena alimentare e’ talmente lunga” che per ora non e’ possibile identificare la fonte di contaminazione, hanno detto le autorita’ sanitarie. Alla conferenza stampa hanno partecipato il Rki, l’Ufficio federale per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare, e l’Istituto federale per la valutazione dei rischi. In questa occasione e’ stata ufficialmente annunciata la revoca dell’allerta decretato a fine di maggio contro il consumo di cetrioli, pomodori e insalate crude, che e’ gia’ costano centinaia di milioni di euro di danni agli agricoltori europei. “Le nostre tre istituzioni convengono nel dire che non vi e’ piu’ alcun motivo di mantenere queste raccomandazioni” di non-consumo, ha detto un responsabile. Inoltre, sembra che “la fonte di infezione non sia piu’ attiva” e “il numero di nuovi pazienti infetti sta scendendo”. “Non c’e’ nessun altra pista seria oltre ai germogli”, ha risposto Burger a una domanda circa la certezza al 100% che non vi sia nessun altra fonte di contaminazione che i germogli.

E ora che il quadro è piu chiaro e le resosabilitòà identifciate arriva anche la notizia che la Russia togliera’ l’embargo messo sulle importazioni di ortaggi dall’Unione europea, imposto la settimana scorsa, come misura precauzionale a fronte dell’esplodere dell’epidemia del batterio killer Eceh. Lo ha indicato il presidente della Commissione europea, Jose’ Manuel Barroso, in conclusione del summit Russia-Ue a Nijni-Novograd in Russia.