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Detersivi, l’Ue vuole ridurre i fosfati

13 giugno 2011 0 commenti

europaNuove regole europee in arrivo per limitare dal 2013 il contenuto di fosfati e altri composti di fosforo presenti nei detersivi per il bucato di uso domestico, che finiscono poi in mari, laghi e fiumi.

La proposta di regolamento della Commissione Europea sara’ infatti esaminata il 15 giugno dalla Commissione ambiente del Parlamento Ue, che nella sua bozza di risoluzione propone anche restrizioni per i detersivi delle lavastoviglie, dal 2015. Il maggiore uso dei fosfati nell’Ue, spiega il documento della Commissione Ambiente dell’Europarlamento, e’ nei fertilizzanti, che rimangono prevalentemente nel suolo. Anche il fosforo dei detergenti per uso domestico pero’ ha un ruolo significativo e raggiunge direttamente i corsi d’acqua. Perche’ vengono impiegati i fosfati? Servono per contrastare la durezza dell’acqua e a consentire quindi un lavaggio piu’ efficace. Di fatto, la durezza dell’acqua varia molto all’interno dell’Ue e nel Sud Europa, quindi anche in Italia, l’acqua richiede detergenti con una maggiore quantita’ di fosfati per bucato e piatti rispetto a quelli presenti nei prodotti impiegati nella penisola scandinava, dove l’acqua e’ molto morbida. Alternative ai fosfati nei detergenti esistono gia’, in particolare per il bucato di uso domestico e il trend e’ quello di arrivare a formule del tutto ‘free’.

Attualmente le norme su questo fronte variano da uno Stato membro all’altro e l’Ue ha difficolta’ nel concludere accordi con paesi terzi in iniziative regionali anti inquinamento dell’acqua, come nel caso del piano di azione per il Baltico e la strategia per il Danubio. Ecco allora la proposta di nuove regole valide per tutti, con un limite massimo dello 0,5% di fosforo rispetto al peso totale del carico da lavare.