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Romani: al lavoro per far a meno del nucleare

14 giugno 2011 0 commenti

Il ministro Romani

Il ministro Romani

”Lavoreremo perche’ la quota del nucleare si annulli completamente come gia’ avevamo deciso abrogando la norma’‘: E’ quanto ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani all’indomani dell’esito del referendum sottolineando che le energie rinnovabili dovranno prendere sempre piu’ piede.

‘Faremo,a mio avviso, una strategia energetica – ha detto parlando a margine dell’assemblea di Confartigianato – che ha bisogno di una conferenza nazionale dell’Energia. In base a questa sara’ fatta una nuova suddivisione delle fonti e ovviamente la parte riservata alle rinnovabili sara’ molto piu’ ampia”. Interrogato poi sul ruolo riservato al gas, Romani ha sottolineato che ”il fossile da oggi rappresenta il 94%” del mix energetico, e ”continuera’ a fare la sua parte, ma ci sono altre fonti, dalle biomasse alla geotermia”.

Serve un drastico cambiamento delle politiche, rilancia il Pd. “Il clamoroso successo dei referendum impone un cambiamento drastico delle politiche del Governo. Dal no al nucleare deve partire una spinta alle ‘3 R’, risparmio energetico, ricerca, rinnovabili” dice Ermete Realacci, responsabile Green economy del Pd commentando i risultati dei referendum. “Dal no alla privatizzazione dell’acqua una serie e attenta riforma delle politiche di gestione della risorsa idrica- segnala Realacci- e in quest’ottica l’agenzia proposta dal Governo nel decreto sviluppo e’ solo un pannicello caldo. Va ritirata e profondamente modificata”.