“Dal punto di vista degli idrocarburi, l’Italia gode di una posizione favorevole rispetto alla gran parte degli altri Paesi dell’Unione Europea, perché ha la possibilità di aumentare la propria produzione di petrolio e gas”. E’ quanto sostiene Marco Brun, Country Manager di Shell Italia, che evidenzia come con “la domanda mondiale di energia che continua a crescere occorre interrogarsi sulla definizione di un mix energetico che sia efficace e sostenibile nel medio-lungo periodo”.

Siamo convinti che le fonti fossili continueranno a giocare un ruolo di primissimo piano nello scenario che si va delineando. E, prosegue, “se in Italia venissero utilizzate le riserve potenziali, il Paese ne avrebbe beneficio sia in termini di riduzione della fattura energetica (si calcola un risparmio fino a 100 miliardi di euro nei prossimi 25 anni), sia di aumento delle entrate fiscali. Molto significative sarebbero le ricadute sull’occupazione, considerando che sono stati stimati potenzialmente 35.000 nuovi posti di lavoro”.