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Coldiretti: serve etichetta anche per la carne trasformata

17 giugno 2011 0 commenti

coldiretti Gli hamburger di carne bovina macinata e successivamente trasformata anche solo con l`aggiunta di un po` di sale, rosmarino, pangrattato o farina, come la gran parte dei prodotti industriali in vendita nei supermercati, non devono riportare obbligatoriamente l`indicazione dell`origine in etichetta. E’ quanto denuncia la Coldiretti, che dopo il ricovero in ospedale dei bambini in Francia per una presunta infezione determinata proprio dal consumo di hamburger surgelati chiede “l`immediato adeguamento della normativa ritenuta ingannevole”.

“L`obbligo di indicare la provenienza della carne bovina in etichetta è in vigore per gli hamburger di carne macinata fresca, come nel caso della vaschetta refrigerata presentata nei banconi del supermercato e in quelli di carne macinata tal quale, trattata solo termicamente (surgelazione) ma – sottolinea la Coldiretti – basta l`aggiunta, come spesso avviene, di un qualche ingrediente per fare venire a meno questo obbligo e deve essere indicato solo lo stabilimento di trasformazione industriale”.

“Si tratta di una situazione ingiustificata che peraltro – precisa la Coldiretti – apre facilmente le porte agli inganni perché si rischia di fare passare come Made in Italy un prodotto importato dall`estero. Occorre pertanto intervenire per estendere a tutti i prodotti l`obbligo di indicare in etichetta l`origine come previsto dalla legge nazionale approvata all`unanimità dal Parlamento italiano lo scorso febbraio 2011″.

L`etichetta di origine sulle carni bovine fresche è entrata in vigore in modo completo dal primo gennaio 2002 dopo l`emergenza mucca pazza e si è dimostrata efficace nel contrastare la psicosi nei consumi che si era verificata a seguito della diffusione della Bse in alcuni Paesi Europei. L`etichetta deve contenere tutte le informazioni sugli animali di provenienza della carne acquistata con riferimento agli Stati di nascita, di ingrasso, di macellazione e di sezionamento, nonché un codice di identificazione che rappresenta una vera e propria carta di identità del bestiame.