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Rifiuti, arrivano i primi camion da Napoli e a Caivano scoppia ancora la protesta

18 giugno 2011 0 commenti

RIFIUTI_CaivanoGente in piazza, proteste, scontri  Caivano (Napoli) all’arrivo dei primi tre camion con la spazzatura di Napoli. Circa seicento manifestanti, tra loro diverse donne, si sono radunati in localita’ Pascarola dove, all’interno all’interno dei capannoni di proprieta’ della societa’ Ambiente Energia Caivano, la Provincia ha individuato uno dei siti idonei per parcheggiare la spazzatura di Napoli.

A capeggiare la rivolta c’e’ il sindaco del comune alle porte di Napoli, Antonio Falco: ”L’ordinanza del presidente della provincia  Cesaro – ha dettoil primo cittadino – ci e’ cascata addosso come una tegola in testa. Io stesso non sono stato avvisato. E lo hanno fatto di sabato, per impedirci di fare ricorso al Tar fino a lunedi’. Ho chiamato Cesaro  per chiedere l’apertura di un tavolo entro 48 ore: mi ha detto che non e’ dipeso da lui e che l’ordinanza e’ frutto della volonta’ della Prefettura. Dalla Prefettura mi dicono invece che solo Cesaro ha il potere di ritirarla. Siamo al
solito scaricabarile. La gente e’ esagitata, Caivano e’ un comune che ha gia’ dato, che ospita un impianto Stir, e adesso ci vogliono far ingoiare altre 5000 tonnellate che, oltretutto, finiranno col bloccare l’attivita’ della societa’ Ambiente Energia che si occupa dello smaltimento creando ulteriori problemi di natura igienico-sanitaria al nostro comune”.  All’arrivo dei camion i manifestanti hanno cercato di impedirne l’ingresso nel capannone ma sono stati fronteggiati dalle forze dell’ordine, una cinquantina tra poliziotti e carabinieri, e nella ressa e’ volato qualche spintone. I manifestanti hanno annunciato di voler aspettare l’arrivo degli altri camion e stanno allestendo un presidio permanente in un clima di tensione che rimane alto.

 Il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, aveva firmato l’autorizzazione per l’allestimento di tre siti di trasferenza per i rifiuti nell’area di Acerra e Caivano. Le aree individuate serviranno per depositare l’immondizia in modo provvisorio, per non per più di 72 ore, e “consentiranno la ripresa di un regolare ciclo di raccolta rifiuti nel territorio” e di “fronteggiare con successo quest’altra fase critica dell’emergenza rifiuti”. I decreti sono stati firmati dopo aver ricevuto i pareri favorevoli di Arpac e Asl. Una delle aree di trasferimento sarà ad Acerra, in località Pantano, della società Italia Ambiente. In questa verrà trasferito materiale umido e giacenze presso gli Stir di Giugliano e Tufino, per 7mila tonnellate complessive, in modo da “consentire uno svuotamento degli impianti e la loro operatività”. Sempre ad Acerra, in località Pantano, alla piazzola numero 2, sarà trasferita la frazione secca con codice ‘Cer 191212′ in giacenza presso gli impianti Stir di Giugliano e Tufino per oltre 10mila tonnellate. Infine l’apertura di un’area di trasferimento a Caivano, località Pascarola, di proprietà della società Ambiente Ecologia Caivano, dove andranno i rifiuti solidi urbani per 4mila tonnellate. O forse, dovrebbero andare.