Otto giapponesi su dieci (82%) vorrebbero che il proprio paese rinunciasse alle centrali nucleari, dopo l’incidente alla centrale di Fukushima. Il premier Nato Kan aveva affermato pochi giorni fa invece che il nucleare resterà un pilastro della politica energetica del Paese. Attualmente il nucleare assicura circa un terzo del fabbisogno energetico del Giappone, Paese povero di risorse naturali.

Secondo l’indagine demoscopica pubblicata oggi sul giornale Tokyo Shimbun, l’82% dei giapponesi vuole uscire dal nucleare. Solo il 9% auspica però lo stop immediato di tutti i reattori, mentre il 19% ritiene che questi debbano chiudere progressivamente. Solo il 14% vuole il mantenimento dello status quo. Il 67% delle 1.853 persone intervistate vuole che non venga più costruito alcun reattore.