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Wwf: ogni anno 130 mila tartarughe pescate nel Mediterraneo

20 giugno 2011 0 commenti

tartarugheIn tutto il Mediterraneo si stima che ogni anno più di 130.000 tartarughe vengano catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca, di cui oltre 40.000 non sopravvivono. A sostenerlo un recente studio coordinato dal Wwf Italia in cui viene dimostrato che le attivita’ umane, e in particolare la pesca accidentale, rappresentano la principale causa di morte per questi animali marini, con un aumento di almeno 2-3 volte rispetto alla mortalita’ per cause naturali.

Soltanto in Italia – spiega lo studio – la pesca accidentale colpisce piu’ di 20.000 esemplari all’anno. A queste vanno aggiunte migliaia di tartarughe che ingoiano sacchetti di plastica scambiandoli per meduse, che vengono colpite dalle imbarcazioni mentre galleggiano per scaldarsi al sole, i piccoli appena nati che finiscono sulle strade disorientati dalle luci artificiali di coste sempre piu’ urbanizzate, i nidi distrutti dai mezzi meccanici utilizzati per la pulizia delle spiagge e da un’attivita’ turistica incontrollata. Questo e’ quello che accade. Eppure – prosegue l’associazione del Panda – la tartaruga marina e’ un rettile antichissimo che nuota sul nostro Pianeta da 150 milioni di anni: delle 7 specie che vivono nei mari di tutto il mondo, la caretta caretta, la tartaruga verde (Chelonia mydas) e la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) frequentano anche il Mediterraneo, che ogni anno ospita circa 7.200 nidi. Sulle spiagge italiane si contano circa 30-40 nidi di caretta caretta ogni anno, concentrati in Calabria e Sicilia.