L’esondazione del fiume Missouri minaccia due centrali nucleari americane, quella di Fort Calhoun e quella di Cooper, nel Nebraska. Dopo settimane di piogge torrenziali, il fiume è uscito dagli argini: soldati e operai hanno innalzato muri di sacchi di sabbia per proteggere gli impianti dove sono in azione numerose pompe idrauliche per risucchiare l’acqua.

Per entrambi gli impianti, riporta il New York Times, è stato dato l’allarme, finora limitato al livello più basso della scala, quello definito “evento insolito”. Il portavoce della Nuclear Regulatory Commission, l’Agenzia di controllo nucleare afferma: “Abbiamo preso tutte le precauzioni necessarie e adottato tutte le misure utili a far fronte a una situazione di inondazioni”. Una delle due centrali, quella di Fort Calhoun, è ferma dall’aprile 2011, ufficialmente per interventi di manutenzione e verrà tenuta in stand-by in questo periodo. L’altro impianto, la Cooper Nuclear Station, situata a bordo fiume, è ancora in funzione. Sul sito web, i responsabili hanno scritto: “Non vi è alcun rilascio di radioattività e non se ne prevedono in futuro”.