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Parte il “Ponte dell’energia” tra Sicilia e Calabria: servirà anche allo sviluppo delle rinnovabili

23 giugno 2011 0 commenti

1278840393_laimo0409m0420100710.jpegEntra nel vivo la costruzione del “Ponte dell’energia” tra Sicilia e Calabria, la linea elettrica “Sorgente-Rizziconi” che sara’ realizzata da Terna. Un’infrastruttura che consentira’ un risparmio per imprese e famiglie pari a circa 800 milioni di euro l’anno, grazie all’annullamento del differenziale di prezzo dell’energia in Sicilia, che attualmente e’ superiore del 40% rispetto all’Italia. In Sicilia, infatti, secondo i dati 2010, il prezzo dell’energia si attesta a circa 90 euro a MW/h a fronte di un prezzo unico nazionale di poco superiore a 64 euro a MW/h, una differenza dovuta dalla presenza nell’isola di un parco di produzione di energia meno efficiente rispetto al resto d’Italia, con un differenziale di prezzo che pesa cosi’ sull’intero sistema nazionale. L’investimento previsto e’ di oltre 700 milioni di euro, cofinanziati dall’Unione europea, per la linea elettrica, ma il progetto prevede 1,2 miliardi di euro di investimento per l’ammodernamento e il potenziamento delle rete elettrica in Sicilia e Calabria, pari al 16% dei 7,5 miliardi complessivi previsti nel Piano di sviluppo 2011-2020. L’opera consentirà un risparmio di 670 mila tonnellate di Co2.

L’elettrodotto, le cui procedure per la realizzazione sono iniziate dal 2004 e hanno previsto tra l’altro oltre incontri con le autorita’ locali, e’ un’opera da 105 km di lunghezza complessiva di cui 38 in cavo sottomarino (record mondiale di lunghezza per cavi in corrente alternata), 61 km in linea aerea e 5 km in cavo interrato; composta da 6 cavi sottomarini a 380 kV che triplicheranno il collegamento esistente tra Sicilia e Continente e avranno una capacita’ fino a 2000 MW (un consumo sufficiente ad alimentare due volte una citta’ come Torino). Nel progetto e’ prevista la demolizione di oltre 170 km di linee aree esistenti nelle province di Messina (87 km) e Reggio Calabria (82 km) e l’eliminazione di 540 vecchi tralicci. Inoltre, per la maggior parte del tratto aereo della linea verranno utilizzati sostegni monostelo a basso impatto ambientale, in sostituzione dei tradizionali tralicci tronco-piramidali. I lavori dovrebbero terminare per la fine del 2013 con l’impianto operativo quindi tra fine 2013 e inizio 2014, e la nuova linea dara’ la possibilita’ di esportare produzione rinnovabile (eolico e fotovoltaico) dalla Sicilia al continente di circa 700 MW e rendera’ piu’ efficiente la gestione dei flussi delle centrali presenti nel Sud Italia.

L’intervento di razionalizzazione della rete elettrica in Sicilia e Calabria contribuira’ a recuperare 2.500 tonnellate di materiale tra acciaio, alluminio, vetro e calcestruzzo. L’opera inoltre permettera’ anche di ridurre i rischi di blackout in Sicilia, negli ultimi anni interessata da frequenti disservizi a causa della rete obsoleta e dell’insufficienze interconnessione con il resto del Paese. In totale, sono 200 le persone impiegate ogni giorno nei cantieri per tre anni e 70 le imprese coinvolte fra societa’ di costruzione di apparecchiature elettriche e imprese appaltatrici sia delle opere civili che elettromeccaniche nonche’ di quelle specializzate in lavori in mare.

La nuova linea partira’ dalla stazione di Rizziconi, in Calabria, per arrivare alla stazione elettrica di Scilla, dove e’ stata realizzata una nuova sezione a 380 kV in tecnologia compatta (blindata), la piu’ grande d’Europa di questo genere. Da Scilla parte un doppio collegamento in cavo che, attraverso un tunnel lungo 3 km e largo 3,20 metri scavato nella montagna di Favazzina, arriva sulla spiaggia, punto di approdo dell’elettrodotto sulla sponda calabrese. Per avere tempi di realizzazione piu’ rapidi, Terna ha previsto di effettuare contemporaneamente sia i lavori di posa dei cavi marini che le attivita’ relative allo scavo del tunnel nella montagna di Favazzina.