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Tav: scontri e lacrimogeni, feriti, la Polizia sfonda

27 giugno 2011 0 commenti

tav1Via i blocchi dei presidi con l’utilizzo delle ruspe. Da questa mattina sono iniziati gli scontri annunciati tra manifestanti ‘No Tav’ in Val di Susa e le forze dell’ordine chiamate a intervenire per la rimozioni delle barricate che impedivano l’apertura del cantiere. Il bilancio ancora provvisorio registra feriti tra i manifestanti e le forze dell’ordine: fra gli uomini in divisa, da quanto riferisce la questura di Torino, 25 appartenenti alla Polizia di Stato hanno riportato contusioni varie, di cui 5 trasportati nel capoluogo piemontese presso i nosocomi cittadini per le cure del caso. Un militare della Guardia di finanza è stato medicato sul posto da personale sanitario della Polizia di Stato e un carabiniere, ha riportante delle bruciature al volto. Tutti i feriti al momento non risultano in gravi condizioni. Feriti durante gli scontri anche diversi manifestanti, ma ancora non trapela il numero complessivo. Il bilancio degli scontri e ancora provvisorio, mentre sulle strade di Chiomonte è un via vai continuo di ambulanze. La tensione era alta già questa mattina.

Alle 6 sono arrivati i mezzi e le ruspe per aprire il cantiere alla Maddalena. A scortarli lungo l’A32, Torino- Bardonecchia, chiusa al traffico, i mezzi delle forze dell’ordine. Già’ alle 4.30 era scattato l’allarme presso il presidio No Tav dopo l’avvistamento della lunga colonna di automezzi abvvistata a Chiomonte. Il segnale prestabilito di preallerta era costituito dal lancio di fuochi di artificio nel piazzale del presidio della Maddalena. Si sono così registrati i primi momenti di tensione con insulti dei manifestanti contro gli operai delle ditte impegnate nei lavori.

Anche delle bombe carta sono state lanciate contro i mezzi degli operai e delle forze di polizia in Val di Susa, dove si sta insediando il cantiere preliminare per la realizzazione della Torino-Lione, ostacolato dalle resistenze dei manifestanti No-Tav. La strada dell’Avana’ e’ cosparsa di chiodi a 4 punte, e ricoperta di liquido oleoso per rendere scivoloso il terreno, cosa che complica notevolmente l avanzata del convoglio dei mezzi. Un fitto lancio di pietre e’ arrivato da manifestanti nell area dell azienda vitivinicola della comunita’ montana contro operai e agenti

Dopo un serrato lancio di lacrimogeni da sotto il presidio, ma anche dalla montagna che si affaccia sulla Maddalena, le forze dell’ordine sono riuscite a penetrare all’interno del presidio dei No Tav. Dopo l’irruzione il presidio era avvolto da una fittissima nebbia di fumo bianco. La zona e’ sorvolata dall’elicottero dei Carabinieri, mentre monta la rabbia tra la gente della Valle. Dopo l’irruzione molti dei rappresentanti del movimento No Tav si sono dati alla fuga nei vigneti circostanti e nei boschi. La strada del paese di Chiomonte, la statale 24, risulta bloccata dalle auto e a quanto si apprende in numerosi paesi della valle si stanno organizzando per allestire blocchi autostradali di protesta.

Tafferugli in mattinata anche sulla Statale 25 all’altezza di Sant’Ambrogio di Susa, dove c’e’ un blocco alla circolazione messo in opera da parte di una cinquantina di manifestanti No-Tav. Momenti di tensione tra i manifestanti gli automobilisti e i camionisti bloccati.

”Abbiamo perso un round, non la guerra”. E’ il commento a caldo, dopo lo sgombero dell’accampamento dei No Tav a Chiomonte, del leader del movimento, Alberto Perino. ”Oggi – dice – e’ andata come di pensava che andasse. Noi abbiamo resistito poi le forze dell’ordine hanno sparato migliaia di lacrimogeni. Adesso dobbiamo portare via tutti i materiali dalla Maddalena. Poi vedremo il da farsi, di certo non siamo sconfitti”.

Quattro manifestanti sono rimasti feriti, non gravemente, nelle operazioni per l’apertura del cantiere della Maddalana. E’ un bilancio che potrebbe salire, anche perche’ numerosi sono stati i No Tav che hanno avuto bisogno di assistenza, in quanto intossicati dal fumo dei lacrimogeni, che hanno investito in un fuoco incrociato il piazzale della Maddalena.

“Un successo militare del governo, ma non un successo politico. E’ avvenuto ciò’ che il governo ha voluto, con una manovra di ordine pubblico hanno sgomberato l’area. Ma non e’ sufficiente perché’ la valle continua ad essere contraria”. Lo ha dichiarato il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, che ha trascorso la notte al presidio No Tav di Chiomonte, che e’ stato sgomberato dalle forze dell’ordine questa mattina. “L’ordine regna a Chiomonte, ora” ha concluso Ferrero, raccontando di anziani che scappavano per la montagna. “Il presidio si e’ disperso nella boscaglia” ha detto.

”Lo Stato non puo’ assolutamente arrendersi di fronte a dei protestatari” ha detto il ministro dei trasporti Altero Matteoli rispondendo alle domande dei giornalisti a margine dell’inaugurazione del primo tratto dell’autostrada da Rosignano a Civitavecchia. ”La Tav e’ considerata una priorita’ da parte dello Stato. I lavori inizieranno e andremo avanti”, ha detto Matteoli.